Arrestato il macchinista: andava a 190 km invece di 80. Deceduto un italiano di 25 anni
La polizia spagnola ha formalizzato l’arresto di Francisco Jose Garzon Amo, il macchinista del treno deragliato mercoledì a Santiago di Compostela. L’uomo, che ha ammesso di aver guidato in curva a una velocità di 190 chilometri orari, anziché a 80 all’ora come previsto, si trovava fino a oggi in stato di fermo in ospedale.
La polizia scientifica ha corretto a 78 il bilancio delle vittime, rispetto agli 80 precedentemente annunciati. Lo riferisce El Mundo online. Come ha spiegato il capo della polizia scientifica, Antonio del Amo, la differenza è dovuta a un errore iniziale nell’attribuzione di alcuni resti rinvenuti sul luogo del disastro. I feriti ancora ricoverati sono al momento 87, di cui 32 in gravi condizioni.
E c’è preoccupazione per le sorti di un ragazzo italiano, Dario Lombardo. “Non c’è nessuna notizia ufficiale sull’identificazione del corpo. Sappiamo che Dario era su quel treno ma mancano all’identificazione 6 corpi. Tra quelli identificati lui non c’è ma non c’è nessun elemento ufficiale rispetto ai feriti ricoverati in ospedale e questo ci lascia sperare” dice all’Adnkronos il sindaco di Forza d’Agrò, Fabio Di Cara, confermando la presenza a bordo del treno di Dario Lombardo, del quale non si hanno al momento notizie.
“I genitori sono lì in attesa dei controlli incrociati – spiega il sindaco – Sicuramente in serata ci sarà l’identificazione dei sei corpi, attendiamo”. ”Sicuramente Dario si trovava su quel treno, stava raggiungendo in Spagna degli amici per alcuni giorni di vacanza – conclude – Lui viveva a Forza d’Agrò mentre i genitori vivevano in Germania”.
Social