Irpinia, il pullman della tragedia: perdeva pezzi prima di precipitare. 38 morti, 10 feriti
Il pellegrinaggio per Padre Pio si trasforma in tragedia per un gruppo di turisti a bordo di un pullman, di ritorno a casa verso il napoletano. Il bus proveniente dalla Terme di Telese, dopo le 21 di ieri, è precipitato da un viadotto sull’autostrada A16 Napoli-Canosa. Un volo di circa 30 metri fatale per 38 persone (39, secondo il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi). I corpi recuperati 36, due persone decedute in ospedale. La procura di Avellino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo.
Nessun disperso, dieci i sopravvissuti, tutti feriti e ricoverati negli ospedali della zona. Tra loro cinque bambini che sono stati trasferiti al Santo Bono di Napoli. Un maschietto e una bambina entrambi di tre anni, “sono in gravi condizioni e ricoverati in rianimazione”, riferisce all’Adnkronos Salute il direttore sanitario dell’ospedale Carlo Maranelli. La prognosi è riservata. Maranelli aggiunge poi che “gli altri tre piccoli feriti, due bambine di 10 e 4 anni e un bimbo di 10, hanno riportato diverse fratture ma non sono in pericolo di vita”.In gravi condizioni e in rianimazione un ragazzo del ’72 ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Così come una donna di 44 anni che si trova all’ospedale Moscati di Avellino: già operata nella notte, riporta anche lesioni vertebrali. Dei 7 ricoverati al Moscati, spiega all’Adnkronos Salute il direttore generale Giuseppe Rosato, la signora “è l’unica in pericolo di vita”. All’ospedale di Avellino si trova anche la salma dell’autista del pullman che sarà sottoposto ad autopsia.Nell’incidente, inoltre, sono rimaste ferite altre dieci persone, tutti passeggeri delle auto coinvolte nell’impatto sull’autostrada A16, due dei quali bambini.
I FUNERALI. La camera ardente è stata allestita nella palestra dell’Istituto comprensivo Salvatore Aurigemma di Monteforte Irpino dove si trovano le bare di 35 delle 38 vittime della tragedia. E dove è giunto il medico legale, accompagnato dal magistrato. Questa mattina le famiglie delle vittime hanno effettuato il riconoscimento dei cadaveri. I funerali saranno celebrati domani mattina alle 10 al Palazzetto di Monte Rusciello, frazione di Pozzuoli, comune di cui sono originarie molte delle vittime. Il sindaco ha proclamato tre giorni di lutto.
LA DINAMICA. L’incidente è avvenuto nella zona di Monteforte Irpino, subito dopo il casello di Avellino Ovest, in un tratto in discesa in direzione Napoli dove già in passato c’erano stati sinistri. Per cause ancora da accertare il pullman ha investito le auto in colonna, poi ha sfondato il guardrail ed è precipitato dal viadotto Acqualonga nella scarpata sottostante facendo un volo di una trentina di metri e spaccandosi a metà. A bordo del bus, un Granturismo della società Mondotravel, c’erano in tutto 48 persone.
RIMOSSO IL PULLMAN. L’autobus è stato caricato su un camion e portato via. E’ stato sequestrato con tutti i documenti di bordo, compresa la registrazione del cronotachigrafo, una sorta di ‘scatola nera’ dei mezzi pesanti, ha riferito la polizia stradale di Avellino aggiungendo che sono state sequestrate anche le 13 autovetture coinvolte nel tragico incidente. Sul luogo della tragedia squadre di vigili del fuoco che stanno lavorando ininterrottamente dalla tarda serata di ieri e come riferiscono i soccorritori “si sono trovati davanti a una scena raccapricciante, con 48 persone incastrate tra le lamiere del pullman”.
TENTATIVO DI RALLENTARE PRIMA DELL’IMPATTO. Parti del sistema di trasmissione del pullman sono state trovate a una distanza di oltre 1 km dal punto in cui avvenuto l’incidente. Un elemento che indica l’alta probabilità che il bus fosse già danneggiato mentre percorreva un tratto in forte discesa. E’ questo uno degli elementi riscontrati dal personale addetto alla viabilità nel corso della ricognizione notturna per valutare i danni all’infrastruttura. Sono state poi riscontrate abrasioni sulla barriera laterale a tratti tra il chilometro 33+400 e 33+200 (600-800 metri prima) e abrasioni sul muro di margine destro in calcestruzzo ed asportazione dei catadiottri tra il chilometro 33+200 e 33+020 (400-600 metri prima). A questo si aggiungono barriere spostate tra il chilometro 33+020 e 32+780 e new jersey di inizio viadotto spostati. Sulla base di questi elementi, si può ritenere, fatte salve le verifiche della Polizia Stradale e della Magistratura, che il pullman per problemi di controllo del mezzo abbia tentato di limitare la propria velocità, senza tuttavia riuscirci in modo apprezzabile, dal momento che i danni provocati sul viadotto alle auto e all’infrastruttura indicano un impatto a forte velocità contro la barriera. Inoltre, l’operatore che, circa un chilometro prima del punto d’impatto, segnalava rallentamenti sull’autostrada, riferisce di aver visto avvicinarsi il pullman a forte velocità, con la porta anteriore aperta o mancante, potenzialmente a causa di un precedente contatto con il margine destro dell’autostrada.
L’INDAGINE. “Non escludiamo nulla: dall’avaria del pullman a qualsiasi altra causa del grave incidente, ma non siamo ancora in grado di dire quali siano causa e dinamica dell’accaduto”, ha riferito all’Adnkronos ilvice questore aggiunto Salvatore Imparato, dirigente della Polizia stradale di Avellino. Tra le ipotesi anche quella dello scoppio di uno pneumatico, a cui avrebbero fatto riferimento alcuni testimoni. “Faremo una ricostruzione minuziosa di quanto accaduto ma ci vorrà del tempo”, ha aggiunto.
“Attendiamo di verificare la dinamica dell’incidente. Ci sono varie ipotesi che vanno verificate, delle indagini si sta occupando la Procura della Repubblica di Avellino”, ha detto poco dopo all’Adnkronos il questore di Avellino Sergio Bracco. “La macchina dei soccorsi è scattata puntuale -ha precisato il questore entrando nella camera ardente a Monteforte – i soccorsi sono stati tempestivi e di qualità, i feriti sono stati trasportati subito negli ospedali. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e con le indagini capiremo perché è accaduta questa tragedia”.
LETTA AD ATENE ANNULLA VISITA. In segno di lutto per il gravissimo incidente, il presidente del Consiglio Enrico Letta, che si trova ad Atene, ha annullato una visita in forma privata all’Acropoli che aveva programmato per questa mattina.
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