Bondi evoca la guerra civile e il Quirinale si infuria: “Irresponsabile”. Pdl domani in piazza
E’ polemica sulle dichiarazioni del coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, che ha affermato: “O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”.
Parole che hanno provocato l’ira del Quirinale. “Dichiarazioni irresponsabili”. Così ambienti del Colle hanno definito le affermazioni del coordinatore del Pdl Bondi però non ci sta. “Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile”. “I veri irresponsabili – aggiunge – sono quelli che hanno fatto precipitare la situazione fino a questo punto”.
Critiche arrivano dal Pd. Per Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, la presa di posizione di Bondi è “eemplicemente irresponsabile”. “Mi auguro – aggiunge l’esponente Democratico interpellato dall’Adnkronos – che si renda conto di quello che ha detto e della gravità di ciò che ha dichiarato e che si scusi con il Paese e con il presidente della Repubblica”.
Bruno Tabacci, leader del Centro democratico, afferma: ”Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile: si tratta di un evidente caso di colpo di sole. Si rintracci lo stesso dottore che calmava Bossi quando parlava di dieci milioni di fucili pronti ad attaccare dalle Alpi”.
Intanto un comunicato del coordinamento Pdl annuncia: “Da tutta l’Italia ci giungono notizie di iniziative spontanee e di una vera e propria mobilitazione diffusa a sostegno di Silvio Berlusconi. Per far confluire tutte queste iniziative in un’unica direzione, invitiamo tutti coloro che vogliano manifestare subito la propria vicinanza al presidente Berlusconi a stare con noi e con lui, domani alle 18, a Roma, a via del Plebiscito. Sarà l’occasione per stringerci intorno al nostro leader, e per confermare insieme a lui la grande forza e la grande determinazione di un popolo che non sa odiare, e che crede davvero nella libertà e nella democrazia”.
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