Bimba morta al policlinico di Torvergata, indagine della Procura: non vista una emorragia in atto
Al termine degli accertamenti, la direzione generale, spiega la struttura, ”si riserva di assumere eventuali provvedimenti cautelari sul personale coinvolto”. ”Il tutto in assoluta trasparenza ed a totale garanzia dei cittadini e della verità”, sottolinea l’ospedale. Il direttore generale di Tor Vergata, Enrico Bollero, ha informato il ministro della Salute e il presidente della Regione Lazio. ”Tutto il Policlinico Tor Vergata – conclude nella nota l’ospedale – è unito alla famiglia nel dolore per il tragico evento e si impegna a fare piena luce su quanto accaduto”.
Anche il ministero della Salute ha avviato un’indagine conoscitiva approfondita sui fatti attraverso il servizio ispettivo del ministero. Enrico Bollero, direttore generale del Policlinico di Roma Tor Vergata, riferisce all’Adnkronos Salute: “Entro 3-4 giorni dovrei avere i risultati dell’indagine interna sulla morte della bimba”. ”Mi sono riproposto due obiettivi – precisa -: massima trasparenza e massimo rigore nell’accertamento dei fatti. A tutela sia della famiglia della piccola che del buon nome del Policlinico. Quando avrò la possibilità di confrontare i risultati dell’indagine interna con quella della commissione esterna e con quella della Regione, se ravviserò delle responsabilità non avrò nessuna remora ad assumere i provvedimenti del caso”.
La bimba, siciliana, era affetta da anemia falciforme, una patologia del sangue e doveva essere sottoposta a un trapianto di midollo osseo. La piccola è deceduta nella fase precedente l’intervento. “Prima di effettuare quel tipo di intervento – spiega Bollero – vengono eseguite una serie di procedure endovascolari”. Una sembra particolarmente delicata: l’inserimento di un catetere nella giugulare.
“Ci sono varie inchieste aperte che accerteranno come si sono svolti i fatti. Noi, al pari della famiglia della bimba, aspettiamo i risultati per capire se c’è stato qualcosa che non ha funzionato” dice all’Adnkronos Salute Giancarlo Aragona, presidente dell’Istituto mediterraneo di ematologia (Ime) presso il Policlinico Tor Vergata di Roma. La piccola, ricoverata dal 2 settembre scorso all’Ime, è deceduta nella fase precedente l’intervento. “La piccola era ricoverata da noi – spiega il presidente dell’Ime -, ma queste procedure preliminari vengono effettuate dal personale e nei locali del Policlinico. L’Istituto mediterraneo di ematologia non dispone infatti di sale operatorie. Lo dico – sottolinea Aragona – solo per fare chiarezza. Non è mia intenzione accusare nessuno”. Prima di effettuare un trapianto di midollo osseo viene eseguita una serie di procedure endovascolari tra cui l’inserimento di un catetere nella giugulare. “In pratica – spiega Aragona, che esprime tutta la sua solidarietà ai genitori della bimba – viene inserita una piccola sonda all’interno di una vena del collo. Serve per iniettare farmaci. E’ chiaramente un’operazione molto delicata, svolta in anestesia totale da uno specialista”.
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