Ison, il magico passaggio a Natale: la cometa del secolo tra attese e previsioni degli astrofisici
Ison manterrà le promesse? Sarà la cometa del secolo? Ancora alcune settimane per sapere se la sua luminosità darà spettacolo anche a occhio nudo ma, intanto, gli studiosi continuano a osservarla per prevederne l’evoluzione e, magari, carpirne i segreti.smi
C’è attesa per il passaggio della cometa Ison ma ancora nessuna certezza sull’entità della sua luminosità. Al momento, infatti, le osservazioni non confermano le migliori previsioni sulla sua visibilità. ”La magnitudine in questi giorni è 12, quindi è molto, molto bassa – spiegaMarco Galliani, astrofisico dell’Inaf, a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos -. Quello che ci aspettiamo è che nei prossimi mesi la sua visibilità vada aumentando. A ottobre si sposterà verso la costellazione della Vergine e sarà molto bello il suo passaggio, il 18 novembre, vicino alla stella Spica, la più brillante della costellazione. In quel periodo ci aspettiamo che possa essere già visibile a occhio nudo, comunque, al peggio con un piccolo binocolo”. ”Quello che più ci preoccupa è il passaggio vicino al Sole, previsto per il 28 novembrein cui la cometa passerà a circa 1 milione e 800mila chilometri dal Sole. Sarà un momento molto delicato – dice Galliani – perché c’è il rischio che questo passaggio così ravvicinato crei problemi alla struttura del nucleo della cometa e che, nel caso peggiore, si possa disintegrare: la cometa potrebbe così non riuscire a sorpassare il Sole”.
Al momento, la cometa ”si trova vicino a Marte e con un buon telescopio si può trovare la mattina all’alba verso Est”. Per l’osservazione a occhio nudo dovremo aspettare qualche giorno prima di Natale. ”Noi ci aspettiamo che tutto vada per il meglio e che quindi poi il periodo più bello per osservarla sia dopo il suo passaggio ravvicinato al Sole, quindi nel periodo di dicembre. Nella prima metà del mese sarà visibile all’alba in direzione Est, sempre bassa sull’orizzonte, e dovrebbe cominciare a mostrare la sua bella coda. Passando le settimane si alzerà sempre più sull’orizzonte e potrà essere visibile anche la sera nella seconda metà di dicembre, subito dopo il tramonto, ma questa volta verso Nordovest”, prosegue lo scienziato. Così ”da fine dicembre a tutta la metà di gennaio continuerà ad alzarsi la sera sull’orizzonte fino a lambire la Stella Polare, per cui sarà anche facile da osservare nel cielo, sperando che la sua luminosità sia secondo le nostre aspettative”.
Il problema è che ”contrariamente a quanto ci si aspettava – prosegue l’esperto – la cometa si sta mostrando un po’ pigra: sembra poco luminosa rispetto alle previsioni fatte con le simulazioni. Potremo capire meglio osservandola nelle prossime settimane: potrebbe restare al di sotto delle aspettative o aumentare in maniera improvvisa la sua luminosità”. ”Nelle previsioni iniziali si sperava che la cometa potesse essere brillante quanto la luna piena e che nei giorni successivi al suo passaggio al perielio la sua coda fosse visibile anche di giorno. Alla luce delle osservazioni attuali sembra difficile, però non abbiamo certezza sia dell’ipotesi più positiva che di quella negativa”, continua Galliani.
Così la ”cometa del secolo” (come era stata battezzata alla luce delle migliori aspettative sulla sua visibilità) ancora non svela le sue ‘carte’. ”La speranza è che si riscatti nelle prossime settimane” e si mostri al suo meglio. Il ”punto critico” sarà alla fine di novembre quando sarà vicino al Sole. Allora sarà possibile fare un aggiornamento delle previsioni e stimare la sua visibilità a occhio nudo.
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