La prima volta? Debutto sotto le lenzuola sempre più precoce: prima dei 14 anni e con poche precauzioni
Hanno appena archiviato le bambole e i giochi dell’infanzia, ma hanno già all’attivo le prime esperienze con il sesso. Diventa sempre più precoce il debutto sotto le lenzuola per i teenager italiani: per quasi 1 su 5 (19%) la prima volta è sotto i 14 anni, cifra che è quasi raddoppiata ripetto alle stime del 2012 che registravano punte del 10%. Giovanissimi e inesperti, sperimentano i primi amori fra i banchi di scuola e quando arrivano ad avere rapporti intimi non usano precauzioni: solo il 35% dei maschi e il 29% delle ragazze ricorre al preservativo.
E’ la fotografia scattata da una recente indagine sui comportamenti sessuali dei più giovani, condotta per Paidòss (Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza) dal Leo Club (l’associazione giovanile dei Lions) ‘Valle del Conca’ di Rimini. Sono state coinvolte sette scuole, intervistando con questionari anonimi ragazzi tra i 15 e i 25 anni. Gli adolescenti, secondo quanto emerge dall’indagine, sanno poco in tema di contraccezione e infezioni virali, cresciute in maniera importante dal 2008, segnalano gli esperti. Pochissimi, nel campione sondato, dichiarano di voler attendere un’età più matura per sperimentare il sesso, con percentuali in forte calo rispetto a quanto risulta da altre indagini degli ultimi anni: dal 43% del 2011 al 23% del 2012, fino all’odierno 12%.
Ed è buio anche sui rischi a cui si va incontro con rapporti sessuali non protetti: il 73% dei ragazzi non conosce neanche cinque fra le principali malattie a trasmissione sessuale (Mts), il 33% pensa che l’incidenza sia trascurabile e il 57% non sa stimare il tasso di Hiv (Aids). L’88% degli under 25 non sa dove si trovino i consultori nella propria città e, fra loro, poco più della metà (56%) si sottoporrebbe ad una visita, ma nei fatti solo il 23% delle ragazze e il 46% dei ragazzi ha effettuato un controllo a 18 anni. Risultato: gli adolescenti risultano più esposti alle malattie sessualmente trasmesse. Lo confermano le affermazioni di chi ha già conosciuto infezioni virali, con percentuali del 3% fra i maschi e quasi del 5% fra le femmine. Complici anche i rapporti completi (8% fra i maschi contro poco meno del 6% fra le ragazze) già prima dei 14 anni e spesso non protetti: fra i giovani, infatti, solo il 28,3% delle ragazze e il 38,8% dei maschi fa sempre uso del preservativo.
A sorpresa, sono i maschi ad essere più attenti sul fronte della salute. Dall’indagine emerge infatti che effettuano controlli nel 47,3% dei casi, contro il 28,6% delle ragazze. I giovani sono comunque concordi nel ritenere che la prevenzione delle Mts sia un impegno della coppia (67.4% dei maschi e 63.4% delle femmine) e non solo della donna. ”Il dato più importante – spiega il presidente di Paidòss, Giuseppe Mele – è l’abbassamento dell’età in cui avviene il primo rapporto sessuale. Fino a pochi anni fa era impensabile anche solo prevederlo. E oggi è quasi impossibile che un adolescente possa avere sufficienti informazioni sulle malattie a trasmissione sessuale e sui comportamenti corretti. Del resto le baby mamme sono un fenomeno in continua crescita in tutto il mondo. Per questo è urgentissimo anticipare l’educazione alla sessualità in modo generalizzato e in tutte le scuole medie e superiori, alla quale tutti devono partecipare: dagli insegnanti agli assistenti sociali, dai dermatologi ai pediatri”.
“Una sessualità così precoce – incalza Mele – richiede una particolare attenzione al tema della prevenzione oncologica del tumore al collo dell’utero. Ciò significa ripensare alle campagne di vaccinazione anti-Hpv, anticipando l’età delle coorti e allargandola ai maschi. Su questi temi Paidòss organizzerà e svilupperà nei suoi ‘campus’ di pediatria, che saranno organizzati nei prossimi mesi e vedono la partecipazione dei pediatri in incontri multidisciplinari, corsi e lezioni dedicate”.
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