Doccia fredda sui conti: deficit oltre il 3% e Pil peggio del previsto. Letta: Colpa instabilita’
“Da qualche settimana si è rotta una situazione di stabilità politica e di discesa dei tassi”. Oggi il deficit è sopra il 3% “non per colpa del governo”, ma “per colpa di questa ripresa dell’instabilità che pesa sui conti”. Lo ha detto il premier Enrico Letta in conferenza stampa dopo il via libera del Cdm alla nota di aggiornamento al Def. ”Oggi non siamo in grado di scrivere 3% e questo è figlio del fatto che i primi mesi di vita del governo hanno avuto una stabilità che non ha avuto seguito nelle altre settimane”. Ma con l’approvazione in Cdm della nota di aggiornamento al Def, ha assicurato Letta, “confermo l’impegno a stare sotto il 3% alla fine dell’anno”.
Nella nota ci sono “12mld di euro nel triennio di interventi in corso per rilanciare l’economia, aiutare l’occupazione, riuscire a far sì che il nostro Paese abbia il segno più davanti agli indicatori giusti. Questo è per quelli che dicono che non si è fatto niente”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, sottolineando tra l’altro che “sono confermati tutti gli impegni presi con Bruxelles”. Inoltre, grazie alle “scelte che abbiamo fatto, sono convinto che il dato moderatamente ottimista del Def sia a portata di mano”, ha proseguito Letta. “Ci sono tre forti incentivi per pensare che l’anno prossimo avrà segno più: l’accelerazione del pagamento dei debiti Pa, l’incentivazione edilizia e la straordinaria incentivazione all’occupazione giovanile messa in campo prima dell’estate”, ha detto il presidente del Consiglio.
“La Legge di Stabilità sarà il cuore dell’attivita di questo governo”, ha annunciato Letta. La legge di stabilità “la scrive il governo senza costrizioni, dentro gli impegni che ci siamo presi. Sarà questo il documento sul quale vogliamo essere giudicati, un documento rispetto a quale il 2014 sarà un anno con il tema crescita, lavoro, coesione sociale e riforme al centro di tutto”, ha spiegato il premier. “Ovviamente la coda del 2013 sarà quella in cui affronteremo e discuteremo di tutte le questioni italiane sin dai prossimi giorni con la modalità solita: attenti alle cose concrete, cifre, dati e ovviamente con tutti gli altri impegni che abbiamo di fronte”, ha detto ancora Letta. Sul tavolo prossimamente la questione Iva. “Quello dell’Iva – ha detto Letta – è un tema in discussione nei prossimi giorni, non ne abbiamo parlato oggi”.
Per il premier, quindi, il governo ha davanti a sé obiettivi e “percorsi ambiziosi ma raggiungibili a patto che ci sia volontà e stabilità politica. La volontà c’è, piena e totale”. Quindi, “dalla credibilità e dal mantenimento degli impegni dipende la possibilità di convincere i mercati e la nostra fiducia per far calare i tassi di interesse”. Per quanto riguarda i numeri, nel 2013 il rapporto deficit-pil italiano, si legge nella nota di aggiornamento al Def, si attesterà al 3,1%, per poi scendere al 2,3% nel 2014 e all’1,8 nel 2015. Il prodotto interno lordo quest’anno registrerà una contrazione dell’1,7% mentre dal prossimo anno dovrebbe tornare a crescere, con un +1% nel 2014 e +1,7% nel 2015. Le previsioni contenute nella nota di aggiornamento del Def sono riviste al ribasso rispetto ai numeri di aprile che davano -1,3% per il 2013 e +1,3% per il 2014. Negli anni successivi è prevista una crescita, rispettivamente, dell’1,8% nel 2016 e dell’1,9% nel 2017. Stando sempre alle previsioni della nota di aggiornamento del Def, nel 2013 il rapporto debito-pil italiano (al lordo dei sostegni e dei debiti della pa) dell’Italia si attesterà al 133%, nel 2014 salirà al 133,2%, per poi tornare a scendere al 130,5% nel 2015. Il rapporto tra debito pubblico (al netto degli interventi di sostegno agli altri paesi europei in difficoltà) e PIL programmatico invece è previsto in riduzione dal 129,3% nel 2013 al 129% nel 2014 fino a scendere al 116,6% nel 2017.
“Il quadro programmatico traccia un percorso di avvicinamento all’obiettivo del pareggio strutturale di bilancio, che in linea con le regole nazionali ed europee verrebbe conseguito a partire dal 2015″, si legge nelle previsioni contenute nella nota di aggiornamento al Def. “Il governo – si aggiunge nel testo – ritiene che l’avvicinamento al pareggio strutturale di bilancio resti una condizione indispensabile per assicurare la sostenibilità del debito pubblico e mantenere la fiducia degli operatori economici e finanziari”.
A stretto giro il commento dell’Ue. “Accogliamo con favore il fermo impegno del presidente del Consiglio Letta di assicurare che gli obiettivi di bilancio di quest’anno saranno rispettati. Un impegno inequivocabile sulla solidità delle finanze pubbliche è fondamentale per ricostruire la fiducia nell’Italia da parte del mercato e per gettare le basi di una ripresa sostenibile”. Lo ha detto Simon O’Connor, portavoce del Commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn. La Commissione europea prende nota “degli aggiornamenti del governo italiano su crescita e previsioni di bilancio. Da parte sua la Commissione pubblicherà le proprie previsioni all’inizio di novembre”, ha aggiunto.
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