• Home »
  • Politica »
  • Congresso Pd, trovato l’accordo: congresso 8 dicembre e primarie aperte. Tetti alle spese dei candidati. Anche Renzi firma

Congresso Pd, trovato l’accordo: congresso 8 dicembre e primarie aperte. Tetti alle spese dei candidati. Anche Renzi firma

Congresso Pd, trovato l’accordo: congresso 8 dicembre e primarie aperte. Tetti alle spese dei candidati. Anche Renzi firma

Congresso l’8 dicembre al termine di un percorso che prevede primarie aperte fino al momento del voto e, tra le altre cose, un contributo di 2 euro dal quale però sono esenti gli iscritti. La Direzione del Pd ha approvato il regolamento che definisce la complessa procedura per la scelta del nuovo segretario dei democratici. A dare il via formale al “procedimento elettorale” è la presentazionedelle candidature che deve avvenire ”entro le ore 20 dell’11 ottobre 2013″. Le candidature devono essere sottoscritte “da almeno il 10% dei componenti l’Assemblea nazionale uscente, oppure da un numero di iscritti compreso tra 1500 e 2000, distribuiti in non meno di cinque regioni, appartenenti ad almeno tre delle cinque circoscrizioni elettorali per il Parlamento europeo”, si legge nel regolamento.

A questo punto si potrà avviare il procedimento che porta alla convocazione del 24 novembre prossimo della Convenzione nazionale, l’organismo che si occupa della prima parte del procedimento per poi passare la mano all’Assemblea che viene eletta con il segretario. Prima però (dall’11 al 17 novembre) dovranno svolgersi le riunioni di circolo e quindi le convenzioni provinciali. A livello locale, infatti, oltre a discutere delle canditature si sceglieranno i componenti della Convenzione nazionale (1000 delegati), che poi verrà integrata dai “delegati per funzione”. Il regolamento prevede anche il capitolo dedicato alla campagna congressuale. “Al fine di contenere i relativi costi, non è in ogni caso ammessa, da parte dei candidati o della lista/e che li sostengono, la pubblicazione a pagamento di messaggi pubblicitari o di propaganda personale sui mezzi di comunicazione radiotelevisivi, telematici, giornali riviste o altri organi di stampa e comunicazione”.

Sono ammessi invece i manifesti ma non dovranno superare “i 70×100 purché negli spazi e con le modalità previste dalla normativa vigente”. Per quel che riguarda le spese dei candidati, “non possono superare l’importo di: 200mila euro per i candidati alla carica di segretario nazionale; 8mila euro per la carica di candidato alla carica di segretario provinciale”. Tutte le spese di propaganda, compresi i contributi di “sostenitori esterni (ovvero di soggetti che a vario titolo sostengono direttamente o indirettamente il candidato)” devono essere rendicontate contanto di “nominativi delle persone fisiche e giuridiche che hanno erogato contributi di importo superiore a 5mila euro a favore del candidato”. Inoltre, “è fatto obbligo pubblicare sul sito del Pd e sul proprio sito personale i rendiconti di raccolta fondi e di spese”. Il candidato che raccoglierà più fondi rispetto alla previsione dovrà girare le eccedenze un fondo del Pd.

E, dalla direzione democratica, Guglielmo Epifani parla chiaro: “Noi vogliamo una nuova legge elettorale”. Quella attuale, aggiunge, “ha permesso l’atteggiamento da caserma avuto dai parlamentari dei Pdl in questi giorni”. Ma “non faccio scenari per il dopo. Vediamo” si limita a dire il segretario in merito ad una eventuale crisi di governo. “Consideriamo la nostra direzione convocata in maniera permanente in modo da seguire gli eventi. Abbiamo bisogno di parlare con i nostri elettori che sono disorientati. Siamo uniti in questo momento difficile”.