Iva, scongiurato per ora l’aumento. Se ne riparla a gennaio. Nel pacchetto al Cdm correzione deficit, Cig e missioni estero
Aumento dell’Iva rinviato a gennaio, correzione del deficit, risorse aggiuntive per la cig e rifinanziamento delle missioni all’estero. Sono tra i capitoli principali del decreto legge, da circa 3 miliardi di euro, che sarà presentato al Consiglio dei ministri. E’ quanto riferiscono all’Adnkronos fonti di governo. Le risorse stimate per coprire la cig ammontano a 330 milioni, mentre poco più di un miliardo (1,059 mld) costerà la sospensione dell’aumento dell’aliquota Iva, che resterà bloccato al 21% fino al primo gennaio 2014. Allo stesso tempo si programma di emanare entro il 31 dicembre di quest’anno provvedimenti normativi che ridefiniscano, ad invarianza di gettito complessivo, le misure delle aliquote ridotte dell’imposta sul valore aggiunto e gli elenchi dei beni da assoggettare alle stesse. Secondo quanto prevede la bozza del provvedimento, le coperturenecessarie saranno reperite attraverso l’aumento dell’Iva sui tabacchi lavorati, che passerà dal 21% al 22%, e dall’incremento degli acconti Ires e Irap.
Tra gli obiettivi di una norma contenuta nella bozza del decreto legge Iva anche quella per semplificare e snellire le procedure di dismissione degli immobili dello Stato. La misure punta a ridurre i tempi di alienazione degli immobili pubblici e conseguire i risultati finanziari previsti. L’articolo contenuto nel decreto integra le disposizioni di esonero dalla prestazione di documenti e attestazioni già previste nel procedimento di dismissione di immobili. Per affrontare l’emergenza immigrati nel 2013 viene istituto inoltre un fondo da 190 milioni. Nella bozza del decreto anche il rifinanziamento, con 20 milioni, del fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnanti e 35 milioni per il rifinanziamento della carta acquisti per garantirne i benefici nell’ultimo bimestre dell’anno. E ancora: garanzia bilaterale per le operazioni di strumenti derivati. La bozza del decreto legge introduce una garanzia tramite ‘collateral’ bilaterale, al fine di adeguare la gestione del portafogli di strumenti derivati ai nuovi orientamenti regolamentari del settore finanziario. L’obiettivo è favorire un più agevole ed economico collocamento dei titoli di Stato, grazie all’alleggerimento dell’esposizione creditizia delle controparti bancarie.
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