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Decadenza di Berlusconi, indietro tutta dei “falchi” dopo la sconfitta sulla fiducia. Annullata la manifestazione a sostegno del Cavaliere

Decadenza di Berlusconi, indietro tutta dei “falchi” dopo la sconfitta sulla fiducia. Annullata la manifestazione a sostegno del Cavaliere
La tragedia di Lampedusa ha fermato la politica. Dopo lo stop alla conferenza stampa indetta per ieri dai ministri del Pdl, si e’ avuto un altro annullamento – ma di valore diverso – è quello della manifestazione anti-decadenza che era in programma per oggi a Piazza Farnese, in contemporanea con i lavori della giunta del Senato. E che era fortemente caldeggiata dai falchi.Congelati i nuovi gruppi. La questione principale è quella dei gruppi parlamentari. Situazione congelata al momento. Dopo che alla Camera si era registrata – in un primo momento – l’accelerazione di Fabrizio Cicchitto, intervenuto a Montecitorio a nome della nuova formazione. Poi dopo il vertice romano frenata generale. Le ragioni le spiega Roberto Formigoni. “Ieri mattina pensavamo di essere in venti – dice il senatore – ieri sera ci siamo ritrovati in 70 e oggi sono annunciate nuove adesioni. Non abbiamo ancora deciso la costituzione dei gruppi perché la consistenza sta cambiando”. E più tardi aggiunge, riferendo di un incontro tra il leader del Pdl e Alfano: “La linea del nuovo gruppo è sospesa. Abbiamo trovato un Berlusconi dialogante e anche per questo abbiamo sospeso l’iniziativa”.Il resto del Pdl guarda con scetticismo all’operazione. “Se dovessero presentarsi alle elezioni europee tra qualche mese, la lista dei transfughi non prenderebbe neanche il 2% – attacca Lucio Malan -. Anche per questo noto che sull’idea di formare un gruppo autonomo ora frenano”. Sotto attacco lo stesso Formigoni, che aveva già annunciato la scissione a Palazzo Madama. “Parlava di gruppo autonomo dei transfughi al Senato già pronto, ma è chiaro ormai che parlava a nome di pochi”.

Qualche dettaglio sul vertice serale emerge dal racconto di uno dei partecipanti, Giuseppe Castiglione. “Una riunione costruttiva, positiva, dove si è parlato di politica, senza spirito negativo nei confronti di alcuno – dice il sottosegretario -. I nuovi gruppi? Non era questo il punto centrale, in realtà si è lavorato ad un documento politico”.  Alla domanda se siano state chieste le ‘teste dei falchi del partito, da Bondi a Capezzone a Santanchè, Castiglione minimizza: “Ma no… Nella nostra vocazione non c’è quest’idea pugnace della politica. Piuttosto, dobbiamo attrezzarci, questo è stato detto, per rispondere al richiamo dei moderati in favore di una politica finalizzata al bene del Paese, a cominciare dalle scelte economiche”.

Rincara la dose Carlo Giovanardi: “Ieri è stata una grande giornata. Al Senato noi non siamo i dissidenti, anzi abbiamo noi la maggioranza del gruppo – afferma il senatore -. Nei prossimi giorni faremo delle verifiche. Quello che è certo che Forza Italia non sta nel Partito Popolare Europeo”. Sul passaggio al nuovo partito avrebbe dovuto esprimersi anche un’assemblea del Pdl alla Camera -  poi ‘sconvocata’ per la tragedia di Lampedusa. “Troppo grande per pensare alle vicende interne”, ha sottolineato Berlusconi. Anche Fabrizio Cicchitto ha chiesto di sospendere l’attività politica, ma – precisa – “in ogni caso non avrei partecipato siccome non ho deciso se aderire o meno a Forza Italia, o se invece rimango nel Pdl con segretario Alfano”. Mentre un appello all’unità del Pdl arriva da Maurizio Gasparri e Altero Matteoli: “E’ l’obiettivo primario che dobbiamo avere in questa fase”.