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Salvataggio Alitalia, approvato l’aumento di capitale da 300 milioni. Si’ di Air France senza condizioni

Salvataggio Alitalia, approvato l’aumento di capitale da 300 milioni. Si’ di Air France senza condizioni

Il consiglio di amministrazione di Alitalia ha approvato all’unanimità l’aumento di capitale da 300 milioni. Lo ha annunciato uno dei consiglieri di Alitalia, Maurizio Traglio, uscendo dal Cda: “Abbiamo approvato l’aumento secondo i piani”. Alla domanda se tutti avessero dato il via libera all’aumento ha risposto: “Tutti”. Anche Davide Maccagnani (che rappresenta Macca srl a cui fa capo l’1,24% della compagnia), lasciando la sede della compagnia, alla domanda se, all’assemblea convocata per lunedì prossimo anche i francesi di Air France approveranno la proposta di aumento, ha risposto: “Certamente sì”.

Antonio Orsero, consigliere e socio Alitalia, ha aggiunto che Air France ha approvato l’aumento di capitale senza “nessuna condizione”: “Poi vedremo in assemblea – ha puntualizzato – io scommetto che diranno sì. Si va avanti tutti insieme”. Orsero ha aggiunto che prima di lunedì il Cda potrebbe riunirsi nuovamente e si è detto ottimista sul fatto che si possa raggiungere la quota di 500 milioni come previsto dal piano. Secondo i piani del board, altri 200 milioni dovrebbero arrivare da un’apertura di credito con le banche.

In realtà, la nota dei francesi, arrivata poco dopo, spiega che i rappresentanti di Air France-Klm nel consiglio di amministrazione di Alitalia “hanno approvato” il piano “d’urgenza” presentato nella riunione odierna del board, “per permettere ad Alitalia di continuare ad operare”. E più tardi, a raffeddare ulteriormente gli entusiasmi è giunta la dichiarazione di un portavoce della compagnia franco-olandese: “La decisione dei membri del cda in quota Air France-Klm di sostenere il piano di emergenza non presuppone in alcun modo una nostra decisione sulla sottoscrizione o meno dell’aumento di capitale. Decideremo lunedì”.

Tutto dipenderà quindi dall’assemblea di lunedì anche se il voto del cda ha lasciato soddisfatto il presidente Roberto Colaninno: “Il presidente dell’aviolinea – si legge nel comunicato finale – ha manifestato la sua soddisfazione per la disponibilità espressa di un congruo numero di azionisti a partecipare all’aumento di capitale in aggiunta a 1,7 miliardi di euro già versati nelle precedenti capitalizzazioni”. Si tratta, dice la nota, di una “manovra fondamentale che – con una imponente iniezione di mezzi freschi – pone solide basi per il futuro della Compagnia”.

Il voto odierno scongiura alemno, dunque, il rischio immediato di default del vettore italiano, assicurando la liquidità necessaria alla compagnia che altrimenti rischiava di dover lasciare a terra gli aerei già in questo fine settimana.

L’operazione consentirà anche l’intervento di Poste Italiane che dovrà assicurare la sottoscrizione di complessivi 75 milioni dell’aumento di capitale rimasti eventualmente inoptati, mentre Intesa Sanpaolo e Unicredit dovranno garantire la sottoscrizione di massimi 100 milioni dell’eventuale ulteriore inoptato.

La nota di Alitalia precisa che a fronte di tale garanzia sull’inoptato è prevista da parte di Intesa e Unicredit la concessione di un ‘bridge to equity’ di 100 milioni. Lunedì l’ultima parola toccherà all’assemblea dei soci Alitalia