Caso Amnistia, Quagliarello: “Se diventa legge va applicata anche a Berlusconi”
“Se amnistia e indulto saranno legge dovranno essere applicate a tutti i cittadini, Silvio Berlusconi compreso”. Con queste parole il ministro per le riforme Gaetano Quagliariello ha risposto al guardasigilli Annamaria Cancellieri secondo la quale i provvedimenti di clemenza, verosimilmente, non saranno applicati al cavaliere. “Credo che la Cancellieri sia stata fraintesa. Nessuno può ritenere che una legge possa non essere applicata solo a un cittadino. Sono convinto che una legge debba essere applicata a tutti i cittadini”.
Una difesa esplicita, dunque, del leader del Pdl ma Quagliariello ribadisce che una cosa è Berlusconi e un’altra i falchi che lo consigliano. “Alfano è l’unico leader che può convivere con Berlusconi e comunque meglio due partiti che un litigio permanente, ma speriamo di evitare anche il litigio nello stesso partito”.
Una linea che l’altra colomba Fabrizio Cicchitto sposa in pieno. “Berlusconi può sciogliere tutti i nodi – ha detto Cicchitto – qualora proponesse in modo esplicito il binomio con Alfano in un quadro di rinnovata unità. Altrimenti, e lo dico a malincuore, meglio avere due partiti, uno moderato l’altro movimentista, federati fra loro e con altri movimenti del centrodestra che non un partito bloccato da una conflittualità cieca”.
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