Funerali Priebke, Pomezia dice no. Il legale: “Viltà’ del Clero lo portiamo a Berlino”
Sui funerali di Erich Priebke la polemica infuocata non accenna a placarsi. Nel corso della mattinata, infatti, sulle esequie dell’ex gerarca nazista – morto la scorsa settimana a Roma dove si trovava ai domiciliari – si sono susseguiti botta e risposta a catena. Alla comunità ebraica di Roma che ha chiesto di portare via la salma dall’Italia e di trasferirla direttamente a Berlino, ha risposto il legale del boia delle Ardeatine il quale ha chiesto la sepoltura dell’ex ufficiale Ss nel cimitero di Pomezia. Ma proprio da Pomezia, il sindaco ha subito stoppato l’ipotesi con un secco “no”. Contestualmente, a intervenire è stato il Vicariato di Roma, che ha chiuso al rito pubblico ribadendo la proposta della preghiera in casa. L’avvocato di Priebke a quel punto è esploso e ha parlato di “viltà del clero”.
Comunità ebraica. ”I funerali a Roma sono impensabili proprio perché luogo della strage. E’ come chiedere ai cittadini di Marzabotto il consenso a seppellire lì l’autore dell’eccidio”. Così Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, stamani in diretta su Radio Città Futura a proposito del dibattito che infiamma la sepoltura di Priebke. “Non è giusto – ha aggiunto – nemmeno che sia seppellito in Italia perché è una nazione nata sulle ceneri del fascismo. Che se ne torni in Germania e nel suo luogo di nascita, ovvero Berlino”. Aspetto, quello della sepoltura “su cui il sindaco di Roma è stato molto chiaro”.
E ancora: “Confidiamo – prosegue Pacifici – nell’attività delle forze dell’ordine, della questura e prefettura che hanno vietato funerali pubblici che possano trasformarsi in una ghiotta occasione per i nostalgici, per i ‘nipotini di Hitler’ per fare un’adunata anche contro le leggi dello Stato, dove soprattutto immagino si creerebbero problemi di ordine pubblico. Nulla da dire, ovviamente, su quello che è l’aspetto dei funerali in forma strettamente privata”.
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