Salvataggio Alitalia, Lupi: “Se Air France non sottoscrive l’aumento di capitale, cercheremo altre alleanze”
“Mi auguro che Air France ora sottoscriva l’aumento di capitale”, altrimenti verrà meno ogni vincolo alla ricerca di nuovi partner. E, in questo caso, “il governo lavorerà per altre alleanze internazionali”. Così il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a Sky Tg24. “Alitalia non può fare la Cenerentola” dice Lupi, che precisa: ”Lo Stato non ci ha messo un euro delle tasche dei cittadini e non ripianerà di un euro i debiti che i privati hanno creato”.
“E’ vero esattamente il contrario” replica secco il Codacons. “Saranno proprio gli utenti, attraverso la società controllata al 100% dal Tesoro, Poste Italiane, a ripianare i debiti della compagnia aerea” avverte l’associazione dei consumatori. “L’intera operazione Alitalia – spiega l’associazione – avrà effetti diretti sulla tasche dei cittadini italiani, e il ministro Lupi lo sa bene. Questo perché lo sforzo economico di Poste andrà inevitabilmente ad intaccare i servizi universali gestiti dall’azienda, a tutto danno degli utenti, specie le fasce più deboli, che indirettamente si troveranno a pagare il prezzo dell’operazione”. Il Codacons, inoltre, anticipa di avere preparato un esposto urgente alla Commissione Europea che l’associazione presenterà lunedì e nel quale si denuncia “l’intervento di Poste italiane come un illegittimo aiuto di Stato”.
Air France detta le sue condizioni, scrive Le Monde. Azionista al 25% di Alitalia, Air France prima di impegnarsi chiede infatti un cambio di strategia al nuovo ad Gabriele Del Torchio che, riconosce il quotidiano francese, è un esperto in ristrutturazioni. Air France chiede a Del Torchio di rinunciare ad aprire nuove linee e a comprare nuovi aerei, mentre la compagnia ha accumulato 1,2 miliardi di debiti. E le richieste di Air France, secondo il quotidiano, sono a un passo dall’essere accolte.
Nella partita Alitalia interviene anche il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Pd, Matteo Renzi. Lo Stato, dice a ‘In ½ ora’, “non deve mettere un centesimo per salvare gli azionisti privati che hanno fallito”. C’è, però, “un problema di gestione del personale in esubero”. Quindi, si “interviene per salvare i lavoratori, non gli azionisti”, chiarisce.
Intanto il deputato di Sel Sergio Boccadutri ha depositato una proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, il cui obiettivo è fare luce sulla vicenda che nel 2008 ha portato alla messa in liquidazione di Alitalia e alla cessione dei principali beni produttivi dell’azienda alla Compagnia aerea italiana.
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