Coldiretti, si rubano vestiti per i figli e cibo nei negozi e supermercati. Due milioni di famiglie senza reddito sufficiente per vivere
Arrivare a rubare per necessità oggi più di ieri. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘La percezione della crisi e il made in Italy’ realizzata da Coldiretti-Ixe e illustrata nel corso delForum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato a Cernobbio.
Secondo l’indagine, infatti, il 16% degli italiani conosce personalmente qualcuno che per indigenza è stato costretto a rubare nel 2013 e tra questi ben due su tre (66%) hanno sottratto prodotti alimentari, il 22% invece oggetti per i propri figli. Ma il dato più sconcertante è che “oltre 2 milioni di famiglie non hanno oggi reddito a sufficienza neanche per l’indispensabile a vivere. In questa situazione la famiglia è la principale fonte di welfare”, sottolinea Coldiretti rilevando che il 37% degli italiani è stato costretto a chiedere aiuto economico per arrivare alla fine del mese ai genitori, il 14% a parenti e il 4% addirittura ai figli. Solo il 14% si è rivolto a finanziarie o banche mentre l’8% agli amici.Spesso considerata superata, la struttura della famiglia italiana si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini.
Difficoltà finanziarie e paura di restare senza occupazione. Il timore di perdere il lavoro è sentito da sette italiani su dieci, mentre più della metà, il 53%, ha paura di non riuscire ad avere un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia. “Per più di una famiglia italiana su quattro sarà quindi un autunno difficile di sacrifici economici”, sottolinea la Coldiretti. Per quanto riguarda la situazione generale la percentuale di quanti sono pessimisti per il futuro e pensano che la situazione peggiorerà è pari al 35%. Al contrario, il 51% ritiene che non ci saranno cambiamenti mentre solo il 14% è convinto che ci sarà un miglioramento.
“Emerge una forte preoccupazione e un senso di rassegnazione nei confronti sia della situazione generale del Paese che di quella personale in cui c’è bisogno di avere fiducia nel futuro”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. “I pericoli che si intravedono – conclude Marini – sono molto pragmatici come il lavoro e il reddito e poco ideologici come l’immigrazione, citata solo dal 7% degli italiani”.
A fronte di questa situazione più di due italiani su tre (68%) hanno ridotto la spesa o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento, ma oltre la metà ha detto addio a viaggi e vacanze e ai beni tecnologici. Inoltre, la Coldiretti rileva che il 42% degli italiani ha rinunciato alla ristrutturazione della casa, il 40% all’auto o alla moto nuova e il 37% agli arredamenti. Pesa l’addio alle attività culturali del 35% degli italiani ma anche quello alle attività sportive (29%) destinato ad avere un impatto sulla salute. “Da segnalare sul lato opposto il fatto che – conclude Coldiretti – solo il 14% per cento degli italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari, una percentuale superiore solo alle spese per i figli (6%), ma per entrambe le voci la percentuale è in calo rispetto allo scorso anno”.
Dall’indagine emerge poi che per un italiano su tre l’intervento della Troika (Fondo Monetario, Commissione Europea, Bce) sui conti italiani sarebbe una salvezza. Non manca però una forte pattuglia di disillusi con il 28% che ritiene non cambierebbe niente mentre il 16% non risponde. Inoltre, Angela Merkel sarebbe vista con favore come premier in Italia dal 68% dei cittadini italiani, confermando il calo di fiducia nei politici e negli economisti nostrani. All’ultimo posto si posizionano infatti i partiti nei quali appena il 4% ripone fiducia, superati di poco dalle banche che raggiungono il 9% mentre svetta nella speciale classifica il Papa che è la vera superstar del momento con il 74% e le forze dell’ordine che raggiungono ben il 70%, seguite dalla magistratura (55%) e dal Presidente della Repubblica al 52%.
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