Alleati di nuovo divisi: Brunetta contro l’assunzione dei precari blocca il Dl sulla Pa: “Per noi puo’ decadere”.
Piena impasse alla Camera sul Dl sulla pubblica amministrazione. Lacapigruppo non ha sciolto tutti i nodi, anche di natura politica, e sarà con molta probabilità necessario convocarne un’altra. Nella capigruppo, a quanto si apprende, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini ha subito detto no alla fiducia ‘a prescindere’: “La fiducia non può essere messa semplicemente per velocizzare i tempi di approvazione di un provvedimento”, sarebbe stato il succo del ragionamento del ministro impegnato, se mai, a favorire una intesa tra i gruppi. Nella riunione però, in cui si è materializzata la prevedibile opposizione del M5S e in cui la presidente della Camera ha minacciatala ‘tagliola’ sui tempi, la situazione è cambiata quando il capogruppo del Pdl Renato Brunetta ha criticato anche nel merito, come sulla stabilizzazione del precari, il provvedimento: “Per noi può anche decadere”.
A questo punto, si è reso opportuno un approfondimento anche di natura politica. Un conto, infatti, è una opposizione ad un provvedimento nel merito, altro è la tenuta della maggioranza o la compattezza dei partiti che la costituiscono. In questo ultimo caso, se fosse verificato uno scollamento della maggioranza, la fiducia avrebbe sì una logica ‘politica’ e il governo non si tirerebbe indietro, anche per evitare un replica della giornata di mercoledì al Senato sulle riforme passate per un soffio.
Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha autorizzato la fiducia sul Dl sulla Pubblica amministrazione ma senza ancora formalizzare quando la questione di fiducia verrà posta. Alla Camera, infatti, prosegue il tentativo di mediazione sia all’interno della maggioranza che tra i vari gruppi parlamentari per portare in porto il decreto che va avanti a rilento in aula.
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