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Renzi dalla Leopolda si candida alla leadership del Pd e sfida Letta: “No agli inciuci, basta larghe intese”. “Io saro’ un caterpillar”

“No agli inciuci, basta larghe intese”. Matteo Renzi dalla Leopolda lancia la sua corsa per la leadership Pd e incalza Letta che, dice, “vuole fare le riforme col cacciavite” mentre io sarò “un caterpillar”.Poi sfida il Cavaliere: “Per la prima volta Berlusconi ci insegue. Ha fissato il consiglio nazionale per l’8 dicembre, lo stesso giorno delle nostre primarie. Ha paura di essere al traino, a rimorchio”, sottolinea il sindaco di Firenze dicendo “Basta a stare dietro alle paturnie di Berlusconi” che “ogni giorni cambia idea” anche perché ormai il Cavaliere non ha più i numeri. “Quando ha detto ai suoi ministri di lasciare il governo, gli hanno risposto ‘non ci pensiamo proprio’…”

Ma Renzi ne ha anche per la ‘colomba’ Angelino Alfano. Lui ‘rottamatore’ come me? “No, c’è una bella differenza tra me e Alfano. Noi stiamo facendo una partita a viso aperto”. Io spero per la democrazia che anche “il rinnovamento del centrodestra possa avvenire con “un percorso di legittimazione democratica”, aggiunge. Quindi sui numeri delle primarie punta al ribasso rispetto alla sfida che lo vide protagonista con Bersani: “L’altra volta, compresi i voti di Sel, votarono in 3 milioni. Quindi mi pare difficile arrivare a 3 milioni. E’ più facile che ci si avvicini ai 2 milioni che ai 3…”.