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Decadenza, contromossa del Pdl: appello di 22 senatori alfaniani per tornare al voto segreto

Decadenza, contromossa del Pdl: appello di 22 senatori alfaniani per tornare al voto segreto

Nuova mossa del Pdl dopo il via libera al voto palese per la decadenza di Berlusconi da senatore, gli innovatori hanno firmato un appello al presidente del Senato, Pietro Grasso, per tornare al voto segreto. Il documento è sottoscritto da 22 senatori alfaniani. Il ministro delle Riforme, Gaetano Quuagliarello, aderisce all’iniziativa, ma non ha firmato per rispetto dell’autonomia parlamentare.

“Del resto, – si spiega nel testo- il dettato regolamentare è inequivoco nel prescrivere la votazione segreta in tutti i casi di votazioni ‘comunque’ riguardanti persone, con ciò chiaramente intendendo che la coesistenza di altri profili (ad esempio la composizione del Senato) non esime dall’obbligo di scrutinio segreto quando la deliberazione abbia ad oggetto una persona. Una conferma di tale linea interpretativa si può rinvenire nei precedenti su fattispecie analoghe anche se non identiche, atteso che la legge in forza della quale viene sottoposta al voto una proposta di mancata convalida e’ alla sua prima applicazione parlamentare (si considerino ad esempio le votazioni sulle dimissioni di senatori, che sicuramente riguardano la composizione dell’organo ma sono comunque relative a persone)”. “A tali argomentazioni – continua la nota – di ordine giuridico si aggiunga l’evidente inopportunità di invertire una prassi consolidata e fondata sulla lettera e sullo spirito del nostro regolamento in virtù di un parere espresso dalla Giunta a strettissima maggioranza e sulla base di considerazioni meramente politiche.Per tutte queste ragioni, noi sottoscritti senatori le chiediamo di assumere le decisioni che il regolamento le assegna per garantire il rispetto delle regole di votazione – e dunque la legalità dei nostri lavori – disattendendo il parere non vincolante della Giunta così come il comma 5 dell’articolo 113 le consente di fare”. “Firmatari dell’appello – prosegue – sono i senatori Luigi Compagna (primo firmatario), Piero Aiello, Andrea Augello, Laura Bianconi, Giovanni Bilardi, Antonio Stefano Caridi, Federica Chiavaroli, Francesco Colucci, Nico D’Ascola, Roberto Formigoni, Antonio Gentile, Carlo Giovanardi, Marcello Gualdani, Giuseppe Marinello, Bruno Mancuso, Paolo Naccarato, Giuseppe Pagano, Luciano Rossi, Maurizio Sacconi, Francesco Scoma, Salvatore Torrisi e Guido Viceconte. Il documento è stato condiviso anche dal ministro Quagliariello che non lo ha formalmente sottoscritto per rispetto dell’autonomia parlamentare, ed è aperto all’adesione di tutti i colleghi senatori che ne condividano i contenuti”, conclude.

Critiche al documento dal senatore Pdl Maurizio Gasparri.”Ma è solidale con Berlusconi nel gruppo al Senato del Pdl solo chi fa parte dell’elenco dei 22 più aderenti postumi o siamo, come credo, solidali tutti? Che giochetti antiquati. Francamente, lo dico senza astio, è un modo ridicolo di solidarizzare dividendo. Per la serie: poiché forse rompo un po’ mi dichiaro amico e fingo. Colleghi, siamo seri per favore e lasciamo questi giochetti a professori e assessori. Berlusconi si sostiene in primo luogo tenendo uniti partito e gruppi parlamentari. O si vuol far credere che solo in 22 più qualche apocrifo siano sulla retta via? Serietà!”.