I contraccolpi della vecchia guardia, D’Alema spara su Renzi: “E’ un ignorante e superficiale”
”Renzi è ignorante e superficiale anche se spiritoso e brillante”. Dopo un breve periodo di pace armata, Massimo D’Alema torna ad attaccare Matteo Renzi, all’indomani dell’affondo fatto dal sindaco a ‘Che Tempo che fa’ e nel giorno dei risultati ufficiali delle votazioni nei circoli sui candidatio alla segreteria del partito. Dopo aver ribadito che ”non è adatto a fare il segretario del Pd” ma avrebbe dovuto riservarsi per la competizione che gli sta più a cuore, quella per la guida del Paese”, D’Alema va all’attacco perché ”quello che Renzi pensa di me lo avete sentito. E io non sono abituato a porgere l’altra guancia”.
Sostenere che il confronto nel Pd è tra ‘vecchio’ e ‘nuovo’ “è una delle peggiori falsificazioni” introdotte nel dibattito che anima in queste settimane il partito, dice il presidente della Fondazione ItalianiEuropei dagli studi della trasmissione ‘Agorà’. Il confronto, invece, è “tra due concetti dipartito, un partito ‘acchiappatutto’ e un partito di sinistra.E’ un conflitto politico, di idee. Renzi sceglie come bersaglio me perché vuole suggerire l’immagine di un conflitto tra vecchio e nuovo. Molti dei suoi sostenitori, però, sono vecchi, vecchissimi”. Anzi, insiste D’Alema, ”il vero cavallo di battaglia di Renzi, che di idee nuove ne ha proposte pochissime, è continuare ad attaccare me. Vorrei ricordargli che noi le elezioni le abbiamo vinte due volte nel corso di questi anni e abbiamo portato la sinistra italiana per la prima volta nella sua storia al governo del Paese. Renzi è ignorante da questo punto di vista, mente. È spiritoso, brillante, ma è superficiale e questo non depone molto a favore di chi dovrebbe diventare il leader del più grande partito italiano”.
Per D’Alema è inutile che Renzi continui a fare il ”giamburrasca” perché in realtà è lui ”l’uomo dell’establishment” perché se alla fine riuscirà a prevalere lo farà grazie ”all’acquisizione all’ultimo minuto di De Luca, al sostegno di Bassolino, Veltroni, Franceschini. E vedremo i prezzi che dovrà pagare a questo establishment”.”.
Insomma nonostante l’ampio sostegno, ”non sottovaluti gli altri”. ”In quasi tutte le grandi aree urbane ha prevalso Cuperlo, che raccoglie un voto giovanile e un voto maturo di chi pensa che non possiamo diventare un partito che assomigli alla peggiore Democrazia cristiana. C’è comunque un testa a testa: Renzi non raggiunge il voto della maggioranza assoluta degli iscritti. Forse avrà il 43-44 per cento, ma Cuperlo avrà il 42 per cento. Questa battaglia congressuale resta aperta e noi combatteremo fino all’ultimo voto”.
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