Ligresti inguaia l’amica Cancellieri: “Mi rivolsi a Berlusconi per dare una mano ad Annamaria” ma il ministro smentisce
“Mi feci latore del desiderio dell’allora prefetto Cancellieri che era in scadenza a Parma e preferiva rimanere in quella sede anziché cambiare destinazione. L’attuale ministro Cancellieri è persona che conosco da moltissimi anni e ciò spiega che mi si sia rivolto e che io abbia trasmesso la sua esigenza al presidente Berlusconi. In quel caso la segnalazione ebbe successo perché la Cancellieri rimase a Parma”. Così Salvatore Ligresti in un verbale al pm di Milano Luigi Orsi nell’ambito dell’inchiesta su Fonsai.
A stretto giro arriva però la smentita del Guardasigilli che parla didichiarazioni ”destituite di ogni fondamento”. Ligresti in un verbale del 19 dicembre 2012 mette nero su bianco anche i suoi rapporti con l’ex presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini e spiega come si fece avanti per dargli una mano con Berlusconi. “Ho pensato – spiega al magistrato l’ex patron di Fonsai – di intervenire presso il presidente Berlusconi in favore di Giannini. Ho avuto un incontro con l’ex presidente del Consiglio per cercare di trovare una soluzione per Giannini una volta che avesse lasciata la presidenza dell’Isvap”. A Giannini, secondo quanto ricostruito dai magistrati, sarebbe stata promessa la poltrona dell’Antitrust.
“Il motivo di questa mia sollecitazione a Berlusconi era che, avendomi Erbetta manifestato preoccupazione per l’ispezione Isvap in Fondiaria, pensavo che interessandomi per Giannini questi avrebbe avuto un occhio di riguardo per noi. L’esito di questo mio intervento, come si sa, non si e’ realizzato”.
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