L’Istat e la crisi, sale al 58% la quota di famiglie che nel 2013 dichiara di stare peggio. Aumenta la sofferenza al Nord
Nel 2013, dopo il forte calo registrato nel 2012, la soddisfazione dei cittadini per la vita in generale mostra un quadro sostanzialmente stabile. Ma per quanto riguardo la propria situazione economica passa dal 55,8% al 58,6% la quota di famiglie che dichiara un peggioramento: un calo generalizzato sul territorio, ma maggiore al Nord. Sono alcuni dei risultati che emergono dall’indagine dell’Istat su ‘Aspetti della vita quotidiana’ svolta nel marzo 2013. Nel fornire un giudizio sulla soddisfazione complessiva della propria vita, potendo indicare un voto da 0 a 10 (0 indica ”per niente soddisfatto” e 10 ”molto soddisfatto”), gli italiani forniscono un voto medio pari a 6,8. Ma se la quota di chi attribuisce un punteggio di soddisfazione tra 8 e 10 alla vita nel complesso è stabile al 35,0%, dopo essere scesa di 8 punti percentuali tra il 2010 e il 2012, raddoppiano, nello stesso periodo, coloro che esprimono un giudizio negativo (0-3) passando da 2,3% a 4,5%.
Parallelamente diminuisce con analoga intensità la soddisfazione per la situazione economica personale: Il 58,0% delle persone si dichiara per niente o poco soddisfatto della propria situazione economica rispetto al 55,7% dell’anno precedente. Anche in questo caso il calo è più evidente al Centro-nord.
Nel 2013 il 73,2% degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro, dato in lieve diminuzione rispetto al 2012. Le donne si dichiarano leggermente più soddisfatte degli uomini (72,4% contro 74,3%). Gli individui poco o per niente soddisfatti si attestano al 23,5%. Il 90,2% degli italiani si dichiarano soddisfatti per le relazioni familiari e l’81,8% per le proprie amicizie. Una diminuzione nei livelli di soddisfazione ha investito gli aspetti relazionali: nel 2013, si dichiara molto soddisfatto delle relazioni familiari il 33,4% contro il 36,8% nel 2012; così come i molto soddisfatti per le relazioni amicali passano dal 26,6% all’attuale 23,7%. Quanto allo stato di salute, l’80,3% della popolazione esprime un giudizio positivo (molto o abbastanza soddisfatto), mentre il 13,5% è poco soddisfatto e le persone per nulla soddisfatte sono il 4,5%. Anche in questo ambito si registrano però minori livelli di soddisfazione rispetto al 2012. Per quanto riguarda il tempo libero, a dichiararsi molto o abbastanza soddisfatto è il 63,0% della popolazione, una porzione molto più bassa che per gli altri aspetti della vita quotidiana già considerati, soprattutto per le donne.
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