Il Cavaliere e la decadenza: “Non mi dimetto, non ci penso nemmeno”. “Dagli Usa presto testimonianze decisive sulla mia innocenza”
“Non mi dimetto prima, non ci penso nemmeno. Aspetterò che votino. Che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre”. Lo dice Silvio Berlusconi in un’intervista al ‘Mattino’ a proposito del voto sulla sua decadenza da senatore. “Sono stato giudicato da un collegio politico. Una sentenza politica – prosegue – ha capovolto due precedenti verdetti della Cassazione, emessi nel 2012 e nel marzo del 2013, i quali avevano giudicato in modo diverso sullo stesso fatto, accertando la mia innocenza. Quello che mi ha condannato è un processo viziato da un chiaro intento politico e lo dimostrerò”.
“Presto – spiega il Cavaliere - arriveranno dagli Usa testimonianze decisive. Prove del fatto che il fisco americano ha acclarato la configurazione veritiera delle compagnie off-shore che, secondo i giudici della sezione feriale della Cassazione, mi vedrebbero socio occulto del finanziere Agrama. E che invece appartengono a lui o ad altre personalità”. Di chi sta parlando? “In questo momento di nessuno. Dico solo che ci sono conclusioni investigative che accertano in modo incontrovertibile che io non c’entro niente. E che saranno oggetto del processo di revisione”.
E ancora: “L’ho detto e lo confermo. Il voto di decadenza è il punto di non ritorno” dice l’ex premier. “Oltre il quale ci regoleremo soltanto in base all’ esame dei contenuti della finanziaria”. Vuol dire che non la voterete? “Vuol dire che non la conosco. E come me neanche gli italiani. Spero che almeno nelle prossime ore i nostri senatori possano studiarla”.
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