Sardegna, alla ricerca dell’allevatore disperso nelle campagne di Nuoro. Primi aiuti alle famiglie: 200 euro a persona
Sono riprese le ricerche di Giovanni Farre, l’allevatore disperso lunedì sera nelle campagne tra Bitti e Onanì, (Nuoro). Le squadre, composte da più di trenta persone e coordinate dai Vigili del Fuoco, sono impegnate nei territori di Torpè, Lodè, Onanì e Bitti dove sono battute soprattutto le anse dei corsi d’acqua. Nella giornata del 22 novembre le squadre sono state in grado di perlustrate oltre 20 chilometri risalendo e ridiscendendo gli argini di fiumi e torrenti.
Intanto è stata emessa la prima ordinanza del nuovo commissario delegato della Protezione civile della Regione Sardegna che riguarda i primi interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza generata dall’alluvione che ha colpito l’Isola. Prevede, tra le altre disposizioni,contributi mensili alle famiglie (200 euro a persona), l’attività di ricognizione dei fabbisogni del patrimonio pubblico e privato, delle attività economiche e produttive. Il commissario predispone (nel limite delle risorse finanziarie indicate nel documento), entro venti giorni dall’emanazione dell’ordinanza, un piano che contenga interventi urgenti di soccorso e di assistenza (con descrizione tecnica, durata e spesa di ciascun intervento). Il piano potrà essere successivamente rimodulato e integrato (nei limiti delle risorse).
Il commissario, infine, provvede all’individuazione di appositi siti di stoccaggio temporaneo per fanghi, detriti e materiali vari. Il commissario, con la collaborazione dei sindaci, è autorizzato ad assegnare alle famiglie, la cui abitazione principale e abituale sia stata distrutta del tutto o in parte (o comunque sgomberata) un contributo di 600 euro mensili e, comunque, nel limite di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare; se il nucleo familiare è composto da una persona, il contributo è di 300 euro. Qualora in famiglia siano presenti persone portatrici di handicap è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili.
Nel frattempo, la Asl di Olbia ha emesso un avviso alla popolazione per il rischio epidemiacomunicando alcune precauzioni di natura igienico-sanitaria per ”proteggersi dal rischio infettivo” che potrebbe aumentare dopo l’alluvione del 18 novembre. Dal consiglio di bere e lavarsi con acqua potabile, si passa a quello di utilizzare acqua potabile per lavare e cucinare in modo da evitare gastroenteriti, dermatiti e congiuntiviti. Durante l’attività di raccolta dei rifiuti ingombranti e nel processo di pulizia dei locali invasi dall’acqua e dal fango si consiglia l’uso di ”mezzi di protezione”, come guanti e mascherina facciale. In caso di ferite, se non si è certi di esser ”coperti” da vaccino contro il tetano, si consiglia di rivolgersi al Servizio di Igiene pubblica della Asl che provvederà alla somministrazione del vaccino.
La Caritas della diocesi di Tempio-Ampurias segnala, invece, che servono con urgenza viveri, pasta, acqua, pelati, olio, prodotti per neonati (pappe, pannolini, latte), coperte, stivali in gomma, calzettoni, candeggina, kit per disinfettare le case, rastrelli, pale, carriole, vanghe, ‘scaccia- acqua’, attrezzature da lavoro, prodotti di igiene personale, assorbenti igienici, detersivi, stracci per pulire. Inoltre, la Caritas di Ales-Terralba comunica che servono urgentemente materassi (almeno un centinaio) nella zona del Medio Campidano. Servono poi volontari con le seguenti specializzazioni disposti a partire subito a Olbia: idraulici, elettricisti, gente pratica nel settore elettrico, meccanici, persone che sappiano aggiustare elettrodomestici e dovranno essere dotati di attrezzature proprie, in piena autonomia alimentare e di spostamento ed eventualmente, se rimangono più giorni, ‘alloggiativa’.
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