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Letta: “Guerra alla violenza contro le donne con una determinazione senza precedenti”

Letta: “Guerra alla violenza contro le donne con una determinazione senza precedenti”

 ”Vogliamo dichiarare guerra alla violenza contro le donne con una determinazione senza precedenti” e abbiamo intenzione di dare “continuità a questo lavoro: è la priorità del lavoro del governo”. Il premier Enrico Letta fa il punto “su quanto fatto in questi sette mesi di governo” in occasione della ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, istituita dall’Onu, e dice che “gli strumenti ci sono, ora tutto dipenderà da come verranno applicati”. “In sette mesi è stato fatto molto” ”e sono sicuro che quello che faremo sarà ancora di più – assicura Letta – Abbiamo preso la strada giusta, è una battaglia di lunga lena sulla quale vogliamo impegnarci, il governo c’è e con un grande impegno collettivo”.

“Tutto passa attraverso un cambio di mentalità degli uomini, attraverso una fortissima determinazione ad avere un approccio diverso, a far passare messaggi positivi” spiega il premier. “Sento un impegno molto forte, nei messaggi che si danno, nelle norme che si scrivono, nella costruzione di atteggiamenti”, dice ancora Letta, che parla di “una battaglia culturale a 360 gradi che passa attraverso uno sforzo collettivo, di reazione”.

Per Letta c’è “tanto lavoro da fare sul territorio, di reazione, repressione ed educazione alle relazioni, all’affettività”. “Se si alza la voce – sottolinea – c’è la probabilità di farcela, oggi è possibile con i nuovi strumenti e le tecnologie. Noi vogliamo che nel Paese si alzi la voce su questo argomento, è essenziale”. Anche Cecilia Guerra, vice ministro alle Pari opportunità, sottolinea che “c’è un impegno del governo ad amplissimo raggio, anche a farsi testimonial di questo campagna a livello internazionale”.

“Siamo il primo grande Paese in Europa ad aver ratificato la Convenzione di Istanbul e ci siamo fatti promotori della necessità di raggiungere presto il numero di 10 Paesi sottoscrittori perché la Convenzione sia obbligatoria per tutti – dice Guerra – C’è un piano di azione, andiamo avanti, anche con un impegno internazionale pur in assenza di una convenzione dell’Onu che di solito svolge una funzione di mondializzazione dei problemi”.