Ma Berlusconi non ci sta e annuncia novità oggi dagli Usa per riaprire il processo. E torna a parlare di colpo di Stato
”Le novità importanti, per quanto riguarda il processo Mediaset, sono che in Usa il fisco americano sta per procedere con una causa verso Franck Agrama e altre persone, ritenute responsabili di evasione fiscale importante, e da queste situazioni emergono testimonianze di importanti dirigenti del gruppo Agrama, che dimostrano come la vicenda che vede il gruppo Agrama protagonista sia una vicenda da cui Silvio Berlusconi è assolutamente, completamente estraneo, altri sono i protagonisti e sono dichiarati in modo chiaro, senza possibilità che si possa interporre alcun dubbio”. Così Silvio Berlusconi a ‘Prima di tutto’ su Radio Raiuno.
“Ho convocato per le 15.30 una conferenza stampa a Forza Italia, in cui darò notizia di queste carte. Probabilmente ne leggerò anche una parte, e darò la notizia che noi intendiamo presentare quanto prima una domanda di revisione del processo alla Corte competente, la Corte d’Appello di Brescia, fidando sul fatto che questa domanda possa essere assolutamente accolta, per la chiarezza di queste notizie, che oltretutto sono anche confermate da molti testimoni, che i giudici di primo e secondo grado non hanno voluto nemmeno ascoltare. Abbiamo le deposizioni di tutti questi inascoltati testimoni, che fanno riferimento alla realtà, una realtà – ribadisce il leader di Fi – che mi vede completamento estraneo, che esclude assolutamente ogni mia partecipazione a qualsiasi fatto illegittimo”.
Berlusconi torna anche a parlare di colpo di Stato riguardo al voto sulla decadenza. “Io non vedo come si possa chiamare in modo diverso da colpo di Stato quello che sta succedendo ad opera della sinistra in Parlamento, partendo da una sentenza politica, che ho definito criminale, e che punta a sottrarre al centrodestra il leader capace di vincere le elezioni, spianando così la strada alla conquista definitiva del potere da parte della sinistra – afferma il Cavaliere – Quindi io credo che la realtà valga su tutto, prevalga su qualunque opinione ed espressione”.
Poi l’attacco a Guglielmo Epifani, che ha confermato il voto favorevole del Pd alla decadenza. ”Dovrà vergognarsi finché campa – tuona l’ex premier – di aver commesso un atto indegno, visto che la decadenza si basa su una sentenza che non sta né in cielo né in terra, grida vendetta davanti a Dio e agli uomini”.
Dura la reazione del responsabile Giustizia del Pd, Danilo Leva. “Oramai Berlusconi è andato oltre l’ammissibile: la sua è una deriva eversiva e costituisce un pericolo per le istituzioni - dice Leva – Ci rispecchiamo totalmente nelle parole del Capo dello Stato, nel suo invito fermo e sicuro sulla necessità del rispetto della legalità da parte di ciascun cittadino, quale bene supremo per la tenuta del nostro Stato di diritto”.
“Nessun voto popolare pone al di sopra delle leggi, per tale motivo il 27 il Pd voterà la decadenza. Non è pensabile trovare strade alternative, cedere ai ricatti e alle minacce con improbabili soluzioni di ingegneria para-politica. Sarebbe devastante per la tenuta e la credibilità stessa delle Istituzioni e del corpo sociale. Il veleno che oramai Berlusconi inocula quotidianamente corrode la tenuta democratica ed è un esempio pessimo per i più giovani. E’ disposto a mandare a fuoco il Paese – conclude Leva – pur di sottrarsi alle sue responsabilità. Questa è la vera e unica vergogna”.
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