Berlusconi decaduto: “Un giorno di lutto per la democrazia”. Il Senato approva l’espulsione
Ore 17.43: l’Aula del Senato ha votato sì alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva a quattro anni per frode fiscale.
‘Siamo qui in un giorno amaro e di lutto per la democrazia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi aprendo il suo intervento alla manifestazione contro la decadenza da senatore. Questa è una manifestazione ”legittima e pacifica - ha sottolineato -, perché noi non viviamo nell’invidia e nell’odio come loro”. La condanna sui diritti tv è ”basata soltanto su teoremi e congetture”, ha ribadito Berlusconi. La condanna, ha insistito, ”non è basata su nessun fatto, su nessuna dichiarazione su nessun documento, su nessun testimone. Soltanto teoremi e congetture”. ”Questa sentenza grida vendetta davanti a Dio e agli uomini!Hanno calpestato la legge per farmi decadere – ha dichiarato -. E’ basata su teoremi e congetture”. Oltre un migliaio di fan e militanti azzurri è arrivato in via del Plebiscito per protestare contro chi “vuole l’omicidio politico” del leader di centrodestra. Molti fan e militanti azzurri indossano o portano in manomaschere con il volto del Cavaliere.
Sono tante le bandiere di Forza Italia. Ci sono anche alcune dell”esercito di Silvio’ con maxi palloncino azzurro che svetta tra un gruppetto di esponenti forzisti proprio davanti al palco allestito sul lato di via degli Astalli. Tutta la zona della manifestazione è blindata dalle forze dell’ordine. Il traffico è bloccato su via del Plebiscito e su via della Gatta in corrispondenza dell’ingresso posteriore del palazzo che ospita la residenza romana di Berlusconi. Sui cartelli si leggono varie scritte che inneggiano al Cavaliere dal ‘Forza Silvio’ dei militanti dell’Esercito di Silvio al ‘Silvio c’è’. In queste ore stanno distribuendo tra i manifestanti anche delle piccole palette di gomma con la scritta ‘E’ un colpo di Stato’ e alcune con l’avvertimento ‘oggi decade la democrazia’. Fra i gadget distribuiti in via del Plebiscito per la manifestazione di Fi contro la decadenza del Cavaliere ci sono anche delle piccole fasce elastiche nere da mettere al braccio per il ‘lutto della democrazia’ .Sono tanti i big del partito che sono arrivati alla spicciolata per un saluto al loro leader. Una vera e propria processione di esponenti azzurri da Mara Carfagna a Stefania Prestigiacomo, da Gianfranco Rotondi a Saverio Romano.
Ed è polemica per uno striscione con la scritta ‘E’ un colpo di Stato’ apparso sulla facciata alla sinistra del portone principale e subito rimosso dai funzionari della polizia. Luca D’Alessandro, deputato azzurro e capo ufficio stampa di Forza Italia, commenta così l’accaduto: ”Mi auguro che episodi di questo genere non si verifichino più e venga ripristinata quanto prima la possibilità di esprimere liberamente ai manifestanti pensieri, opinioni e idee”.
Sull’episodio i capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, annunciano un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Fi denuncia poi “un altro fatto molto grave, a dimostrazione del sistematico tentativo di ostacolare una libera e pacifica manifestazione: alle decine e decine di pullman in arrivo a Roma - si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa - viene impedito di avvicinarsi al centro”. Un’altra nota denuncia: “Continua un indegno e vergognoso boicottaggio. Prima hanno costretto i pullman dei nostri sostenitori a parcheggiare a Cinecittà. Ora hanno spento le macchine dei biglietti e chiusi gli uffici della Metro A alla fermata Cinecittà-Anagnina”. Atac precisa che la stazione di Anagnina è stata sempre regolarmente funzionante e che non sono stati registrati disservizi .
Undici persone sono state fermate e accompagnate in commissariato per accertamenti. Si tratta di lavoratori dipendenti di un consorzio per il trattamento di rifiuti provenienti dal napoletano. Una volta in commissariato uno del gruppo ha cercato di darsi fuoco ma è stato bloccato dalla polizia. Gli undici sono stati bloccati anche su segnalazione degli organizzatori.
E’ stato intanto rafforzato il presidio delle forze dell’ordine su via del Plebiscito: ci sono timori per l’arrivo di persone dal sit in organizzato dal ‘Popolo Viola’. Impegnati oltre un migliaio di agenti di polizia: l’obiettivo è evitare contatti tra i due gruppi di manifestanti che, in ogni caso, non sfileranno in corteo. Il popolo viola ha lanciato il countdown per la decadenza. Raccolti in piazza delle Cinque lune, a pochi passi da Palazzo Madama, gli attivisti hanno preparato striscioni e bottiglie di spumante per “l’addio del Cavaliere al Senato - dice Gianfranco Mascia, volto noto del Movimento – perché la legge Severino va applicata senza se e senza ma. Oggi per l’Italia è un gran giorno, finalmente ci liberiamo dell’uomo che l’ha messa in ginocchio”.
In piazza manifesti del piccolo principe di Saint Exupery con su scritto ‘da oggi possiamo sognare un’Italia migliore’, ma anche cartelli con Berlusconi che incrocia le mani mimando il gesto delle manette e la scritta: ‘il Plutonio decade in 24mila anni, l’uranio decade in 4 milioni di anni, Berlusconi decade oggi!’. In piazza delle Cinque lune si contano poche decine di attivisti, “ma i numeri sono destinati ad aumentare – assicura Mascia – vedrete che con l’approssimarsi del voto dell’Aula la piazza inizierà a riempirsi. Ma anche se non dovesse, l’importante per noi è essere qui”. Davanti alla residenza romana del Cav, dalle prime ore del mattino, al lavoro tecnici e carpentieri per preparare il palco: montate le casse per diffondere l’audio lungo tutta via del Plebiscito (FOTO). La strada è stata in parte transennata dalla polizia municipale e gli operai hanno montato il palco proprio sotto casa del Cavaliere.
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