Staminali si riapre la partita, il Tar sospende il decreto che ha bocciato il metodo Stamina. Il ministro Lorenzin: “Presto un nuovo Comitato”
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Stamina Foundation e ha sospeso il decreto di nomina della commissione scelta dal Ministero della Salute che ha bocciato ilmetodo Stamina. Di conseguenza è sospeso anche il parere contrario alla sperimentazione che si basa sull’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali. Prendendo atto della sospensiva, il ministero della Salute ha deciso già nelle prossime ore di nominare un nuovo Comitato su Stamina “che permetterà di compiere gli approfondimenti istruttori indicati dal Tar”. “Ho voluto attivare immediatamente le procedure per il nuovo Comitato – afferma il ministro Beatrice Lorenzin – perché ritengo che in questa vicenda non si possano lasciare i malati e le famiglie nel dubbio”. Nell’ordinanza, i giudici amministrativi, che hanno fissato all’11 giugno l’udienza di merito, invitano il ministero della Salute a superare dubbi su efficacia e sicurezza del medoto Stamina con “un’istruttoria approfondita in tutti i suoi aspetti, da non lasciare più margini di dubbio” a pazienti e scienziati.
Ricordano che i componenti del Comitato – Luca Pani, Alessandro Nanni Costa, Maria Grazia Roncarolo, Bruno Dallapiccola, Generoso Andria, Amedeo Santossuo e Patrizia Popoli – sono professionisti “che in passato, prima dell’inizio dei lavori, avevano espresso forti perplessità, o addirittura accese critiche, sull’efficacia scientifica del metodo Stamina”, il Tar del Lazio nell’ordinanza spiega che “non è stata garantita l’obiettività e l’imparzialità del giudizio. Un grave danno, sottolinea, considerato che “il requisito dell’indipendenza dei componenti il Comitato scientifico è stato ritenuto essenziale anche dal ministero della Salute”. A questo proposito, il Tar indica la necessità che ai lavori del Comitato scientifico per la sperimentazione “partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non abbiano già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al Comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo”.
Infine, i giudici ritengono che, “prima di esprimere il parere negativo all’inizio della sperimentazione, il comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura presso l’Ospedale civile di Brescia. Pazienti che, dai certificati medici versati in atti, non risultano aver subito effetti negativi collaterali”. Intanto Camillo Ricordi ha confermato che il metodo Stamina ‘sbarcherà’ a Miami. Lo scienziato italiano che dirige il Centro trapianti cellulari e il Diabetes Research Institute a Miami, e che si è sempre detto favorevole a una verifica scientifica del metodo ideato da Davide Vannoni, ha infatti spiegato all’Adnkronos Salute ”che ci siamo resi disponibili a utilizzare le strutture del nostro Centro Trapianti Cellulari a Miami per effettuare la caratterizzazione dei prodotti cellulari come composizione cellulare, vitalità e sterilità”.
Il patron di Stamina Foundation aveva annunciato per i primi di gennaio l’inizio della sperimentazione a Miami del metodo Stamina, “con test approfonditi sulle cellule”. “Il gruppo di neurofisiologi – precisa Ricordi – farà inoltre delle caratterizzazioni per determinare se ci sia un qualsiasi segno di differenziazione, anche parziale, in senso neuronale. Questi controlli di qualità – spiega il ricercatore – unitamente alla pubblicazione di tutti i dati clinici disponibili che abbiamo richiesto, dovrebbe consentirci di avere più dati obiettivi per fornire elementi utili per l’ulteriore valutazione del metodo proposto”.
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