Mondiali di calcio in Brasile del 2014, esce il sorteggio e l’Italia pesca male. Prandelli: “Siamo nel girone piu’ difficile ma siamo preparati”
Girone di ferro poteva essere e girone di ferro è stato. L’Italia pesca male, se non malissimo, nel sorteggio dei Mondiali di Brasile 2014. Gli azzurri del ct Cesare Prandelli sono stati inseriti nel Gruppo D con Uruguay, Inghilterra e Costa Rica. L’Italia salta fuori subito dal pre-sorteggio e, come conseguenza, trova come rivale un’altra Nazionale europea. L’avventura in Brasile comincerà il 14 giugno a Manaus contro l’Inghilterra allenata da Roy Hodgson. Il secondo impegno è in programma il 20 giugno a Recife, alle 13 locali, contro il Costa Rica. Il girone si chiude il 24 a Natal contro l’Uruguay di Edinson Cavani e Luis Suarez.”Abbiamo un girone difficile, forse il più difficile,. Ma quando ci sono le difficoltà, noi siamo preparati”, assicura il ct azzurro Cesare Prandelli . ”Ci dovremo sudare la qualificazione, dobbiamo arrivare pronti”, dice ai microfoni di RaiSport.
L’Italia giocherà 2 partite alle 13, presumbilmente con temperature molto elevate, e avrà un giorno di riposo in meno rispetto all’Uruguay prima dell’ultima gara. ”Non dobbiamo pensare alle difficoltà, dobbiamo pensare ad arrivare preparati. Mi auguro di avere i giocatori a disposizione 40 giorni prima del torneo per fare tutto nel modo migliore”,continua il ct auspicando la collaborazione dei club nella preparazione della spedizione. ”Il calendario è impegnativo, ma dobbiamo arrivare preparati e pensare ad una partita per volta. Il nome degli avversari cambia poco – ribadisce -. Dobbiamo vivere quest’avventura in maniera serena, sono convinto che possiamo fare molto bene se ci facciamo trovare pronti. Abbiamo bisogno di forza fisica, la nostra preparazione terrà conto delle difficoltà ambientali che troveremo”.
L’Italia non può sorridere, ma non è l’unica big a rischiare grosso. Il discorso non riguarda il Brasile padrone di casa, che nel Gruppo A è in compagnia di Croazia, Messico e Camerun. La Spagna campione in carica, nel Gruppo B, ritrova l’Olanda battuta nella finale di Sudafrica 2010. Furie rosse e oranje devono guardarsi dal Cile e dall’ambizioso Giappone guidato in panchina da Alberto Zaccheroni. Nel Gruppo C ci sono Colombia, Grecia, Costa d’Avorio e Giappone. Nel Gruppo E, Svizzera e Francia partono nettamente davanti a Ecuador e Honduras. Nel Gruppo Fl’Argentina è in pole position: saranno l’esordiante Bosnia e la Nigeria a giocarsi il secondo posto, con l’Iran nel ruolo di outsider. Da brividi, o quasi, il Gruppo G. La Germania e il Portogallo non possono concedersi distrazioni contro il Ghana e gli Stati Uniti, in un girone che propone incroci suggestivi.
Tra i tedeschi gioca Jerome Boateng, nella selezione africana c’è suo fratello Kevin Prince. Sulla panchina degli Usa si siede Juergen Klinsmann, ct della Germania nel 2006. A completare il quadro Cristiano Ronaldo, che cerca la consacrazione definitiva con la casacca della selezione lusitana. Infine, il Gruppo Hcon l’emergente Belgio e con la Russia di Fabio Capello. Gli ottavi sembrano fuori dalla portata di Algeria e Corea del Sud. Sarà Brasile-Croazia il match di apertura del mondiale. La partita si giocherà il 12 giugno presso lo stadio Corinthians di San Paolo. Sepp Blatter, presidente della Fifa, aprendo la cerimonia del sorteggio dei gironi, afferma: ”Mi rivolgo alla popolazione del Brasile: unitevi tutti con questi Mondiali, che sono vostri”. ”Speriamo che questi siano i Mondiali più grandi di tutti i tempi. Era ora che la Coppa tornasse in Brasile, in questo paese il calcio è un valore per un popolo multiculturale. Godetevi la vita e godetevi i Mondiali”, aggiunge Blatter. ”Abbiamo potuto apprezzare una persona straordinaria”, dice Blatter ricordando Nelson Mandela. ”Una persona che considerava il calcio uno strumento per unire i popoli e costruire ponti. Faccio un appello ai brasiliani affinché, attraverso i Mondiali, si uniscano tra loro e si uniscano al resto del mondo”, aggiunge lo svizzero, auspicando che il torneo in programma tra il 12 giugno e il 13 luglio non sia accompagnato dalle proteste che a giugno hanno caratterizzato la Confederations Cup.
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