Il trionfo di Renzi col 68%: “Finito l’inciucio si cambia” Matteo oggi presenta la squadra
Ai teorici dell’inciucio diciamo: vi è andata male. Il bipolarismo è salvo. Oggi due milioni e mezzo di italiani vi hanno detto ‘no grazie’. Da domani mettiamo tutto in campo” per realizzare una legge per il “bipolarismo” Matteo Renzi parla da nuovo segretario del Pd. Alle 22 è scattata la festa all’ObiHall di Firenze, per il vincitore delle primarie, con un successo che ha visto circa il 68% di preferenze assegnategli dai tantissimi elettori accorsi ai gazebo democratici. La sala è piena di militanti e simpatizzanti, con la musica a tutto volume che ha scatenato i sostenitori di Renzi a sventolare a ritmo le bandiere del Partito democratico. Oltre a centinaia di giornalisti, fotoreporter e operatori televisivi, al teatro numerosi cittadini.
Poi arriva il vincitore delle primarie: “Domenica scorsa” con il vaffa day di Beppe Grillo “è stato il giorno dell’insulto, oggi è quello della proposta”, dice il neosegretario del Pd dal palco del teatro. “Gli italiani hanno dimostrato di essere migliori della loro classe dirigente”. “Questo di oggi -spiega- non è un punto di arrivo, ma di partenza. Non si vince per prendersi una rinvincita ma perchè l’Italia ha bisogno di noi. Non perdiamo l’occasione”. La sfida è quella di far contare quei 2,5 mln” che “ci hanno dato la linea”: “non ce la ridanno più l’opportunità di cambiare le cose”. ”Questa non è la fine della sinistra ma di un gruppo dirigente della sinistra. Noi stiamo cambiando i giocatori, non stiamo andando dall’altra parte del campo”. Un gruppo di dirigenti che hanno dato “il meglio di loro stessi ma che ora hanno bisogno di una sostituzione”.
“E’ il momento di scrivere la nostra storia”. E “non di ascoltare la storia degli altri”, dice ancora Renzi. “In questi anni abbiamo sbagliato anche noi”, aggiunge, citando alcuni esempi: “abbiamo parlato di lavoro ma alla fine la discoccupazione è aumentata”. Il ceto medio “è in sofferenza e nessuno se n’è accorto”. “Abbiamo perso l’autorevolezza sociale del ruolo dell’insegnante, la riconquisteremo centimetro per centimetro”. E’ l’impegno di Matteo Renzi, che spiega: “E’ l’educazione il punto da cui ripartire”.
“A noi il compito di giocare in grande, di ridare fiducia agli italiani, di tornare a far crescere la ricchezza di questo Paese. Il meglio deve ancora venire, da domani ci divertiamo”. Matteo Renzi chiude citando il ‘the best is yet to come’ di Obama il suo primo discorso da segretario del Pd.
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