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Letta ottiene la fiducia alla Camera: “Un nuovo inizio con obiettivi realizzabili” poi attacca Grillo: “Incita alla violenza”

Letta ottiene la fiducia alla Camera: “Un nuovo inizio con obiettivi realizzabili” poi attacca Grillo: “Incita alla violenza”

  Il governo Letta, come era politicamente scontato, ottiene la fiducia dalla Camera dei deputati. Nessun applauso, neanche un singolo battimani, accoglie il risultato finale proclamato dal vicepresidente di turno Roberto Giachetti, davanti per altro ai pochi e distratti deputati che sono rimasti fino all’ultimo nell’Aula di Montecitorio.”Chiedo la fiducia per un nuovo inizio, con obiettivi realizzabili e tempi certi”. Lo ha detto il premier Enrico Letta nel suo discorso alla Camera. “Lotto con tutto me stesso – ha detto – per evitare di rigettare nel caos il Paese proprio nel momento in cui è in grado di rialzarsi”. “Vorrei ringraziare le forze dell’ordine per la fedeltà ai valori repubblicani che dimostrano ogni giorno”, ha detto il presidente del Consiglio. Le sue parole sono state accolte da un lungo applauso dell’aula di Montecitorio.

Poi ha attaccato, senza mai citarlo, Beppe Grillo: “Si tenta di immiserire questa aula con parole e azioni illegittime, figlie di una cultura politica che mette all’indice i giornalisti, avalla la violenza e vuole fare maceria degli edifici stessi della democrazia rappresentativa”. “Oggi c’è una coalizione diversa e più unita - ha sottolineato -. Ci sono le condizioni per definire nelle prossime settimane un patto di governo che chiamerò da oggi ’impegno 2014′”.

“Oggi vorrei che tracciassimo una linea netta – ha detto -. Di qua chi ama l’Europa, vuole riformarla e non delega ad altri questo compito”, chi è consapevole che “senza Ue rimpiombiamo nel Medioevo. Di là chi vuole bloccare l’Europa, chi si scaglia contro i suoi limiti per speculare sul malessere” che c’è per la crisi. “E’ una linea di demarcazione netta e senza sfumature. Chiedo il mandato per costruire un ‘Europa migliore. Chi vuole, invece isolare l’Italia non voti la fiducia al mio governo, chi vuole cavalcare il populismo” in chiave anti Ue “non voti la fiducia al mio governo”, ha incalzato Letta. Quattro gli assi portanti dell’azione di riforma illustrata da Letta: la riduzione del numero dei parlamentari, l’abolizione delle province, la fine del bicameralismo perfetto, la riforma del titolo V della Costituzione. Dobbiamo “rapidamente definire i ddl costituzionali per raggiungere questi obiettivi”. Per il governo resta il “grande obiettivo di avere entro 18 mesi istituzioni che funzionano e una democrazia più forte e solida”, ha detto il premier.

Parlando di riforma elettorale, Letta ha ribadito che bisogna andare “verso un meccanismo maggioritario”. “Sono orgoglioso di essere qui per convincervi che giocheremo all’attacco perché gli italiani vedano ripagati i loro sacrifici. Non permetteremo che l’Italia sprofondi di nuovo” , ha detto Letta. Poi, nella replica, il premier sottolinea: “Tutto farò tranne che arrendermi alle tentazioni di chi dice il caos è troppo, non ce la faremo. Sono convinto che ce la faremo e per quanto mi riguarda combatterò come un leone”.

Nell’aula della Camera è scontro tra il presidente del Consiglio e i deputati del Movimento 5 Stellesulla vicenda della lista di giornalisti ‘ostili’. Il premier si dice esterrefatto: “Pensavo che dopo la gaffe di Grillo sui giornalisti il discorso si chiudesse. Ma Nuti ha rilanciato, spiegando che o i giornalisti scrivono le cose che piacciono a voi o vengono messi alla gogna: è inaccettabile questo”

Dall’aula, soprattutto dai settori di centrosinistra, si leva un fragoroso applauso, mentre alcuni deputati M5S trattengono a fatica il loro collega Riccardo Nuti che dal suo scranno punta vistosamente il dito contro il premier Letta, accusandolo: ”Sei un bugiardo! Vergognati! Vai a casa!”.

Il capo del governo chiude la discussione, sempre rivolto al settore pentastellato, chiedendo: ”Che dovrei fare, allora, io quando leggo cose scorrette, false o strampalate sul mio conto?, dal mio punto di vista in democrazia chi si sente leso può sempre rivolgersi alla magistratura”. E, sempre con riferimento alle accuse dell’ex capogruppo M5S lanciate in sede di dibattito sulla fiducia al governo, replica: ”E’ inaccettabile, in questa Aula, sentir dare genericamente agli altri parlamentari dei disonesti”.

Beppe Grillo dalla sua pagina Facebook, dove posta il video delle parole rivolte dal premier in Aula al M5S e invita gli attivisti del Movimento a farlo girare, replica: “Letta mente agli italiani e offende M5S”.