L’addio a Madiba, sepolto nel suo villaggio a Qunu. Migliaia di persone inginocchiate lungo la strada per l’ultimo viaggio del padre del Sudafrica
L’ultimo viaggio è compiuto. Nelson Mandela è tornato a Qunu, il villaggio dove nacque 95 anni fa e dove ha chiesto di essere sepolto. E’ stato salutato da colpi di cannone e da un lungo corteo di persone, da gente semplice che si è inginocchiata al suo passaggio, che si è affacciata per rubare un ultimo momento alla storia, quella storia che ha cambiato il Sudafrica, schiacciando l’apartheid e il razzismo con il sacrificio personale di 27 anni in carcere e l’esempio del perdono.
Si è chiusa un’era in Sudafrica, in Africa, nel mondo. Mandela, persona, eroe e simbolo a cui per anni si sono aggrappati i sudafricani, ora è davvero storia. Al lungo servizio funebre hanno partecipato cinquemila persone, una cerimonia molto più intima rispetto al tributo nello stadio dei giorni scorsi. Qui c’era la famiglia, qualche artista e cantante, amici, pochi dignitari esteri (c’era il principe Carlo) e tanti leader africani. Dopo le esequie, la sepoltura, in una proprietà della famiglia alla presenza di ‘solo’ 450 persone.
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