Equitalia, la crisi fa volare le rateazioni: in 11 mesi 376 mila richieste per 2.7 miliardi. Il 71% per importi non superiori a 5 mila euro
La crisi spinge le richieste di rateazioni dei ruoli affidati a Equitalia. Nei primi 11 mesi del 2013 -apprende l’Adnkronos- sono state concesse oltre 376 mila rateazioni per un valore complessivo di oltre 2,7 miliardi di euro. Si conferma, dunque, anche per quest’anno un trend sostenuto delle dilazioni dei pagamenti affidati all’agente della riscossione portando l’ammontare complessivo delle rateazioni in essere concesse a partire dall’ottobre 2008 e sino a fine novembre 2013, a quota 2,2 milioni per un ammontare pari a circa 24,6 miliardi di euro. Considerando tutte le raterazioni in essere i due terzi (77,2%) riguardano persone fisiche e il restante 22,8% società. Percentuali che si invertono se guardiamo agli importi: il 65,9% è stato concesso a imprese e il 34,1% a persone fisiche. Più nel dettaglio il 71% delle rateazioini riguarda importi fino a 5.000 euro, il 25,8% importi tra 5.000 e 50.000 euro e il 3,2% importi superiori a 50.000 euro.
A livello territoriale a guidare la classifica è la Lombardia con 317.000 rateazioni per un importo di 5 miliardi di euro, seguita dal Lazio con 290.000 rateazioni per 3,6 mld, dalla Campania con 282.000 rateazioni per un importo di 3 mld e dalla Toscana con 205.000 rateazioni per 1,7 mld. Fanalino di coda la Valle d’Aosta con 4.600 rateazioni per 33 milioni di euro preceduta dal Molise con 16.000 rateazioni per 170 mln e dal Trentino con 18.800 rateazioni per 211 milioni.
La possibilità di rateare il debito, introdotta nel 2008, è stata significativamente ampliata a partire da quest’anno con l’introduzione della cosiddetta rateazione straordinaria fino a 120 rate mensili (10 anni). In precedenza il limite massimo era di 72 rate mensili. La rateazione lunga può essere concesssa nei casi di ”grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità”. L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani di rateazione sono alternativi per cui in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria. I contribuenti che hanno ottenuto un piano di dilazione in 72 rate mensili prima delle nuove disposizioni normative, possono chiedere di allungare la rateazione fino a 120 rate mensili.
Per debiti fino a 50 mila euro si può ottenere la rateizzazione con domanda semplice, senza la necessità di dover allegare alcuna documentazione. Per debiti oltre 50 mila euro la concessione della rateazione è subordinata alla verifica della situazione di difficoltà economica. L’agente della riscossione analizza l’importo del debito e la documentazione idonea a rappresentare la situazione economico-finanziaria del contribuente. E’ anche possibile chiedere un piano di dilazione a rate variabili e crescenti, anziché a rate costanti, in modo da poter pagare meno all’inizio nella prospettiva di un miglioramento della condizioni economiche.
Possono richiedere una dilazione straordinaria i contribuenti non in grado di pagare il debito secondo la rateazione ordinaria (72 rate mensili) e che, invece, possono sostenere un piano di pagamento più lungo. Decade dal beneficio della dilazione chi non paga otto rate anche non consecutive, mentre l’agente della riscossione non può iscrivere ipoteca, né attivare qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva finché si è in regola con i pagamenti.
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