Il pasticcio di fine anno del governo, Renzi incalza Letta sulle riforme: “Inonderemo Palazzo Chigi di proposte”
Il pasticcio del decreto salva Roma, infarcito di finanziamenti a pioggia e ritirato dal governo dopo l’intervento del Quirinale, lascia parecchi feriti. Da Palazzo Vecchio, Matteo Renzi osserva l’ingorgo istituzionale tenendosi a distanza. Prepara il pressing di gennaio per segnare una svolta. “Siamo caricatissimi – dice ai suoi interlocutori – inonderemo Palazzo Chigi con le nostre proposte per il patto di coalizione”. Ma per aumentare la pressione su Letta, il segretario del Pd lavora anche su una richiesta molto più onerosa: il rimpasto, una squadra di ministri rinnovata che dia l’impronta di un cambiamento. “Il governo è debole – spiega uno degli uomini più vicini al sindaco – e le idee nuove camminano sulle gambe delle persone”.
Il rimpasto di Renzi. Il patto di governo, che sarà siglato entro il 15, deve portare soprattutto la firma del sindaco. Riforma elettorale, abolizione del Senato, job act, cultura. Ma non basta. “Il tema del rimpasto esiste eccome, solo che non voglio essere io a porlo”, dice Renzi. Oggi però ha una sponda: Mario Monti. Infatti, il sindaco appoggia la richiesta di Scelta civica di un riequilibrio dei ministri dopo la scissione nel partito dell’ex premier.
Social