Maro’, errori e affari: ora si chiede di rimandarli indietro in attesa del verdetto
“Il governo italiano ribadisce la propria ferma aspettativa che il governo indiano tenga fede alle assicurazioni fornite, coerenti con le indicazioni della Corte suprema”. Lo spiega palazzo Chigi dopo la riunione di oggi della task force sui marò presieduta dal premier Enrico Letta. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha presieduto oggi, a una settimana dalla precedente, un nuovo vertice interministeriale sulla questione dei fucilieri di Marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Erano presenti i ministri degli Affari esteri Emma Bonino, della Difesa Mario Mauro, il sottosegretario Filippo Patroni Griffi e l’inviato speciale Staffan de Mistura. Lo rende noto palazzo Chigi.
Al rientro dall’India, l’inviato speciale ha riferito degli ultimi sviluppi, alla luce della decisione del governo italiano di presentare alla Corte suprema, il 13 gennaio scorso, una petizione urgente, nella quale si sollecita la formulazione da parte indiana del capo d’imputazione, si esprime ferma opposizione all’eventuale ricorso alla legge sulla sicurezza marittima (Sua Act) e si chiede che i marò possano rientrare in Italia in attesa del processo, spiega sempre palazzo Chigi. Il governo italiano ribadisce la propria ferma aspettativa che il governo indiano tenga fede alle assicurazioni fornite, coerenti con le indicazioni della Corte suprema, riguardo al fatto che il caso in questione non rientra tra quelli oggetto della normativa antipirateria. “Registro con soddisfazione -ha dichiarato il presidente Letta- le espressioni di solidarietà provenienti dall’Unione europea e l’intenzione delle nostre Camere di inviare una delegazione parlamentare per manifestare vicinanza e sostegno ai marò. Il governo proseguirà la propria azione anche a livello internazionale”.
De Mistura, dal canto suo, raggiunto dall’Adnkronos, ha affermato che lunedì gli avvocati dei due marò italiani chiederanno alla Corte Suprema indiana di consentire il rientro in Italia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone fino alla presentazione del capo di accusa nei loro confronti da parte della polizia indiana. L’inviato ha poi precisato che che lunedì “non ci sarà” una immediata decisione della Corte Suprema in merito alla richiesta italiana, ma che la Corte dovrà comunque indicare quando si pronuncerà sulla richiesta.”La posizione che il governo sta tenendo in questi giorni è molto utile per conseguire gli obiettivi minimi ma indispensabili perché venga rispettata la dignità dei nostri fucilieri di Marina e garantita nel tempo la soluzione di questo caso”, ha affermato Mauro uscendo da Palazzo Chigi.
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