Legge elettorale, Grillo attacca Renzi: “L’Italicum per fermare M5S, noi senza scampo”. La riforma alla Camera il 29 gennaio
Dopo il travagliato deposito del testo in Commissione Affari costituzionali, avvenuto mercoledì sera, la riforma sulla legge elettorale approderà nell’aula della Camera mercoledì 29 gennaio. Secondo il timing stabilito dalla Conferenza dei capigruppo, nel pomeriggio l’aula di Montecitorio avvierà la discussione sull’Italicum mentre le votazioni avranno inizio il giorno dopo, giovedì 30 gennaio.
“Noi non facciamo accordi con questi perché non si devono fare. Siamo stati eletti per mandarli tutti a casa, o vinciamo noi o ce ne andiamo noi”. Lo dice il leader del M5S Beppe Grillo incontrando la stampa estera a Roma. Questa “storia dei partitini, delle coalizioni, è preistoria, non funziona più”, aggiunge.
“Dietro l’ebetino c’è il condannato”. Grillo, a quanto apprende l’Adnkronos, intrattenendosi con i corrispondenti stranieri nel bar della sede della stampa estera ha attaccato di nuovo l’intesa Renzi-berlusconi. ”Renzi è andato da Berlusconi ad Arcore e il condannato gli ha dettato la linea – ha aggiunto – si è messo la camicina bianca ed è salito sul camper, scopiazzando il nostro programma”. Hanno fatto la legge elettorale per fare fuori il M5s, perché una legge elettorale c’era già, quella che ha determinato il parere della Consulta”. Noi aggiunge ancora: “Stiamo ora facendo la legge elettorale del M5S con decine migliaia di iscritti certificati. I partiti in 2: Renzie e Berlusconi”, ha concluso sul tema del sistema elettorale Grillo.
La riforma del lavoro? “Non ce la faranno mai, ci dobbiamo reinventare il lavoro. Il lavoro deve essere per tutti. Come? Con una grande riforma fiscale: tassiamo i consumi e togliamo tutto il resto. E questo lo dicono professori svizzeri e austriaci, non un ex comico”. “Noi -continua- abbiamo preso il 25%, poi c’è stato questo ‘colpettino di Stato’ di Napolitano che si è riunito con due persone una sera e ha fatto le larghe intese per bloccarci. Ci vedono come una anomalia. Dobbiamo avere a che fare con chi ti dice una cosa in faccia e poi ne vota un’altra”.
“Non liscio il pelo ai razzisti, in questo momento di crisi si instaurano regimi totalitari, razzisti, il fascismo. Qui no e ci dovrebbero ringraziare”. Grillo, parlando ai giornalisti della stampa estera spiega: “‘Via gli stranieri, prima gli italiani’, sono frasi che funzionano quando non c’è il pane. E dall’altra parte – ha osservato – c’è il buonista, che dice” ai migranti “‘siamo buoni, venite’, poi li abbandoniamo nei centri. Ci sono i buonisti e i razzisti e dall’altra parte ci siamo noi che vogliamo sederci in Europa, è una situazione che dobbiamo spartire con l’Europa”. Grillo ha poi bacchettato la stampa estera. ”Mi avete dipinto come un razzista, un nazista, nei vostri giornali tedeschi e francesi”.
Poi l’attacco alla stampa: “Abbiamo certamente fatto degli errori di comunicazione, ma oggi il cancro vero è l’informazione. Se ci fosse una Bbc… e invece abbiamo la Rai. La comunicazione è il vero cancro di questo Paese. Non riusciamo ad avere una comunicazione normale”. “Noi siamo il primo partito in Italia – ha aggiunto il leader M5S – abbiamo bisogno di essere considerati come tali. Solo ora la stampa si sta ammorbidendo nei nostri confronti. Io voglio essere mandato via dai cittadini, non da questi cartoni animati qui”.
Finita la conferenza è Grillo-show nel cuore di Roma. Il leader M5S viene braccato da cronisti, telecamere e fotografi all’uscita di un ristorante in piazza delle Coppelle. Subito improvvisa un mini show, cercando di dribblarli prima di infilarsi in un taxi a due passi dal Pantheon. Un simpatizzante sale su un muretto e comincia a inneggiarlo: “Forza Grillo, salvaci tu”. Il leader stellato coglie la palla al balzo, mette le mani fra i capelli e comincia a gridare: “Salvatemi, salvatemi, salvatemi dai cronisti”. Poi sale sul taxi con un sorriso e ricorda a favore di telecamere: “Berlusconi lo abbiamo mandato via noi con il voto palese, ricordatelo”.
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