Casa al Colosseo, l’ex ministro Scajola assolto. “Ho avuto fiducia nella magistratura: la verita’ prima o poi viene sempre fuori”
L’ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola è stato assolto nel processo relativo all’acquisto in via del Fagutale a Roma di un appartamento a lui intestato. Secondo l’accusa, l’imprenditore Diego Anemone, prosciolto per prescrizione, avrebbe pagato, attraverso l’architetto Angelo Zampolini parte della somma, pare a 1,1 mln di euro, versata nel luglio del 2004 da Scajola per acquistare l’immobile. Inoltre Anemone avrebbe messo a disposizione centomila euro per i lavori di ristrutturazione dell’appartamento. Acccuse che sono state bocciate dal giudice che ha espresso un verdetto di assoluzione, in quanto il fatto non costituisce reato.
Ancora emozionato per l’esito del processo Scajola ha ricordato le sofferenze patite per tre anni e 9 mesi, un tempo “che nessuno mi restituirà”. “Mi sono dimesso da ministro perché mi ero reso conto che -ha detto- qualsiasi cosa dicessi per difendermi non risultava credibile, anche se era la verità. Ho preferito fermarmi e aspettare perché mi attaccavano da tutte le parti. Ho però sempre rispettato la magistratura ma, come ho scritto questa mattina in un messaggio a mia moglie, la verità prima o poi viene sempre fuori”.”Adesso – ha detto – penso a tornare a casa e a riabbracciare la mia famiglia”.
A commentare la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice monocratico è anche l’avvocato Giorgio Perroni che ha assistito l’ex ministro. Il penalista ha detto: “Siamo contenti. Anche la prescrizione copriva questa vicenda, ma l’assoluzione nel merito evidenzia una innocenza che noi abbiamo affermato sempre come evidente”.
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