Berlusconi apre le porte a Casini: “Ho sempre auspicato il suo ritorno” e ai suoi dice “Basta con gli attacchi”
”Non ho condiviso gli attacchi a Pierferdinando Casini, il cui ritorno nell’area dei moderati è da sempre stato da me auspicato”. E’ quanto dichiara Silvio Berlusconi in una nota nel giorno dell’editoriale di Alessandro Sallusti contro i ”miracolati”, tra cui il direttore de ‘Il Giornale’ annovera anche l’ex leader centrista (”E’ a un passo dalla fossa – scrive – e ora vuole tornare con Berlusconi. Chieda scusa”), insieme ad Angelino Alfano e Laura Boldrini.
“Da molto tempo – scrive il leader di Forza Italia – mi si attribuiscono posizioni ed indicazioni che quotidianamente influenzerebbero la linea dei giornali dell’area di Centrodestra. Mai sono intervenuto né sulle decisioni editoriali, né su singole vicende rispettando appieno la libertà dei giornalisti e dei direttori”.
“In particolare -prosegue- in questi giorni non ho condiviso gli attacchi a Pierferdinando Casini, il cui ritorno nell’area dei moderati è da sempre stato da me auspicato e del quale non posso che esserne lieto, ritenendo che anche il suo movimento potrà offrire un reale contributo alla vittoria del Centrodestra”.
La Lega, invece, mette dei paletti. Per il governatore della LombardiaRoberto Maroni un’alleanza è possibile solo se Casini ”viene all’opposizione insieme a noi, come ha fatto Forza Italia”. Altrimenti per il governatore lombardo “qualche problemino c’è. Non si fa un’ammucchiata solo per vincere, ma serve un progetto coerente”. Se Casini sottoscrive l’idea di macroregione “ben venga, se no stia lontano”.
Un ritorno, quello di Casini nel centrodestra, per ”un programma innovativo e serio”, spiega il leader dell’Udc, ospite de ‘La telefonata’ di Maurizio Belpietro. “Non mi stupiscono le critiche né le banalizzazioni. Ho fatto un ragionamento politico: Grillo è un populista pericoloso, che è al 25%. E c’è la nuova legge elettorale. Non esiste ripresentare il modello del ’94, bisogna invece mettersi in moto per una proposta politica nuova che faccia recuperare sintonia con il ceto medio italiano penalizzato dalla crisi e con l’area delle piccole e medie imprese. Fa bene Matteo Renzi a non meravigliarsi di questa mia scelta politica”.
“E’ un percorso lungo che va fatto con serietà. Berlusconi lo hanno legittimato i suoi elettori. In politica c’è chi esiste, non chi si autonomina. Berlusconi c’e’ perche’ c’e’ una parte del popolo del centrodestra che lo riconosce. Con la prossima legge elettorale -sottolinea tra l’altro Casini- un’area che stia tra centrodestra e centrosinistra e’ destinata all’improduttivita’”.
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