Compravendita senatori, Grasso: “Nessuna persecuzione verso Berlusconi, ho agito per difendere la dignità del Senato”
“Ho deciso da solo, sono e sarò superpartes. Ho agito per difendere la dignità del Senato”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso ha replicato alle critiche dei senatori di centrodestra per aver deciso di far costituire Palazzo Madonna come parte civile nel processo per la compravendita dei senatori nei confronti di Silvio Berlusconi.
Dopo la richiesta univoca da parte di tutto il centrodestra di chiarire la sua scelta di fronte all’Aula, il presidente del Senato ha replicato alle critiche: “Io non sono un vigliacco, pertanto ho deciso di venire qui in aula per ascoltare quanto c’era da dire su questo tema”. Grasso ha ribadito che da parte sua non c’era ”nessun pregiudizio” e “nessuna persecuzione” ma la sua decisione è arrivata nel rispetto del regolamento “per difendere l’immagine del Senato nel momento in cui qualcuno ritenga che possa essere considerato una parte offesa”.
Forza Italia si “augura” che nella decisione non abbia influito il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La portavoce di Forza Italia alla Camera, Mara Carfagna, ha attaccato la “forzatura” compiuta da Grasso, sperando che il Capo dello Stato sia rimasto estraneo alla vicenda: “Ci troveremmo di fronte ad un’ingerenza gravissima”. Su questa ipotesi Grasso ha risposto di aver fatto la propria scelta senza sentire nessuno: ”Ho fatto la mia scelta nel massimo della solitudine, con piena responsabilità e al di sopra delle parti”.
L’ex procuratore nazionale antimafia ha replicato anche all’eccezione posta da molti senatori sul fatto che il Senato non si sia mai costituito parte civile in un processo in precedenza: “Non è mai successo perchè non c’è mai stato un processo simile, con le date delle sedute in cui sono successi i fatti. Il Senato ha interesse diretto a seguire quel processo proprio per il rispetto delle regole”. Poi apre ad un’opportunità di confronto: ”La decisione si può anche revocare se c’è la volontà di tutta l’Aula”. Grasso aggiunge però di “continuare a ritenere che le prerogative siano del presidente. Mi è sembrata assolutamente normale una cosa del genere, non ritengo ci sia stato alcun eccesso”.
I senatori di Forza Italia e Gal hanno lasciato l’Aula del Senato durante le parole di Grasso. Uscendo dall’Emiciclo hanno gridato “Vergogna” e hanno fischiato il presidente del Senato.
Il partito di Berlusconi, insieme a tutto il centrodestra (Ncd, Lega e Gal) si sono scagliati contro il presidente del Senato, chiedendo spiegazioni formali in Aula e lasciando intendere che, in assenza di esse, Palazzo Madama conoscerà altre ore difficili.
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