Italicum, si decide il 14 intanto passano le nuove soglie. Renzi: “Mi fido della squadra del Pd, senza la riforma salta l’Italia”
“La batteria è scarica? Decidiamo se va ricaricata o cambiata”. Lo dice Matteo Renzi parlando del governo all’assemblea dei deputati Pd. Il sindaco di Firenze già lunedì aveva osservato: ”Adesso si comincia ad andare sull’ottovolante”.
“Non c’è un problema tra il Pd e il governo – chiarisce -. Il Pd ha sempre aiutato e non ci sono problemi caratteriali. Il tema è tutto e solo politico. Anticipiamo la direzione e discutiamo su questo giovedì 13 febbraio”.
Sulla riforma della legge elettorale Renzi afferma: “Io mi fido della squadra del Pd: o questo passaggio lo portiamo a casa o salta l’Italia”. “Questo accordo – puntualizza poi – non può essere modificato in modo unilaterale”.
“Di fronte alla crisi istituzionale – aggiunge – abbiamo messo in campo un pacchetto di riforme concreto, questo accordo è fatto con chi combattiamo e combatteremo alle elezioni. Ritengo un valore straordinario che le regole si scrivano insieme”. “Abbiamo provato a coinvolgere Grillo – ricorda – e abbiamo avuto risposte sprezzanti”.
La “crisi istituzionale” sta peggiorando, dice Renzi. “L’Italicum – sottolinea – è la risposta che la politica mette in campo per superare quella crisi, ma è anche la risposta a spinte economiche e sociali. Sarebbe sbagliato sottovalutare le reazioni alle polemiche del Movimento 5 Stelle”.
“A un anno dall’inizio della legislatura la crisi istituzionale è ancora più profonda”, continua. Anche per questo, aggiunge, “sono necessarie le riforme” istituzionali, “non solo la legge elettorale”, osserva il segretario del Pd.
“La domanda è: il governo così com’è aiuta il percorso delle riforme o no? Questo è il tema”, sottolinea Renzi.
“C’è bisogno di un approfondimento in sede politica? Io ci sto. Propongo inversione tra le due direzioni: giovedì facciamo quella sul governo”, insiste. “Giovedì – aggiunge – nelle forme che decideremo con il presidente del Consiglio, approfondiremo la discussione sul governo”.
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