Bce:”La ripresa economica sarà lenta”. In Italia è boom di disoccupati
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Si riducono ancora le previsioni di crescita dell’economia italiana. La Bce, nel suo bollettino mensile scrive“Si attende un lento recupero del prodotto nell’area euro”. Secondo la Banca Centrale Europea i rischi per le prospettive di crescita “continuano a essere orientati al ribasso”. Pesano le incertezze dei mercati mondiali, in particolare i Paesi emergenti, ma anche domanda interna e un export che potrebbero deludere le attese.
“La dinamica dei mercati monetari e finanziari mondiali e le connesse incertezze, soprattutto nei paesi emergenti, potrebbero essere in grado di influenzare negativamente le condizioni economiche“, si legge nel testo. “Altri rischi al ribasso includono una domanda interna e una crescita delle esportazioni inferiori alle attese – si aggiunge – e una lenta o insufficiente attuazione delle riforme strutturali nei paesi dell’area dell’euro“.
L’istituto centrale si aspetta che l’inflazione dell’Eurozona nei prossimi mesi “resti sui livelli attuali”. I tassi, promette la Bce, resteranno sui livelli attuali o inferiori a lungo. “Le aspettative di inflazione per l’area dell’euro nel medio-lungo termine continuano a essere saldamente ancorate in linea con l’obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2%”, si legge nel testo della Bce. “L’area dell’euro attraversa un prolungato periodo di bassa inflazione, al quale farà seguito un graduale andamento al rialzo verso livelli inferiori ma prossimi al 2%“. “Le recenti indicazioni avvalorano appieno la decisione del Consiglio direttivo di mantenere un orientamento accomodante di politica monetaria finché sarà necessario; ciò sosterrà la graduale ripresa dell’economia nell’area dell’euro” conclude l’Eurotower.
La Bce si aspetta che l’inflazione dell’Eurozona nei prossimi mesi “resti sui livelli attuali” e vede rischi “bilanciati”, attribuendo la frenata a 0,7% a gennaio principalmente “alla componente energetica”. I tassi, promette la Bce, resteranno sui livelli attuali o inferiori a lungo.
Grecia, Spagna e Italia a top disoccupazione giovani – Nel suo report mensile la Bce rileva anche che Grecia, Spagna e Italia sono in cima alla classifica della disoccupazione giovanile fra 18 i Paesi dell’Eurozona, “su valori compresi fra il 50 e il 60% in Grecia e Spagna” e “prossimi al 40% in Italia, Portogallo e Cipro”.
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