Allarme Saccomanni: “L’Italia non deve sforare il 3%”
Le conseguenze per il Paese “in primis sarebbero di reputazione e sui mercati” e poi, ha sottolineato Saccomanni si aprirebbero “le procedure comunitarie e le sanzioni, che possono diventare anche pecuniarie”.
Quanto alle previsioni economiche d’inverno della Commissione europea, che saranno presentate il prossimo 25 febbraio, il ministro dell’Economia prevede che possano essere inferiori a quelle del governo italiano, ma più alte delle stime dello scorso novembre della stessa Commissione. “Probabilmente la stima della Commissione sarà più bassa della nostra, però potrebbe essere migliore di quella di novembre”.
Saccomanni rivendica poi quanto fatto con il governo di Enrico Letta. “Abbiamo ereditato un’economia in calo del 2% a trimestre. Ora l’economia non si contrae più o cresce moderatamente”.
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