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“Non ha pagato tasse per 10 milioni” indagato Renato Mannheimer. “Sono pentito restituiro’ tutto”

“Non ha pagato tasse per 10 milioni” indagato Renato Mannheimer. “Sono pentito restituiro’ tutto”

Un’evasione fiscale da dieci milioni di euro è stata contestata a Renato Mannheimer, presidente dell’istituto dei sondaggi Ispo, dal pm milanese Adriano Scudieri, che ha chiuso le indagini, come riporta Repubblica.it, e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per il sondaggista, che è indagato assieme al suo consulente Francesco Merlo e ad altre persone. Mannheimer ha detto ai pm di provare “vivo dispiacere e sincero pentimento” e di essere “intenzionato a fare in modo che sia restituito al fisco tutto quanto dovuto”.

L’inchiesta si riferisce agli anni dal 2005 al 2010, periodo nel quale sarebbe stata realizzata l’evasione attraverso un giro di fatture false per 30 milioni di euro. A Mannheimer, Merlo e agli altri otto indagati, il pm, con l’atto di chiusura delle indagini, contesta i reati di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale e utilizzo di fatture per operazione inesistenti. Al sondaggista, in particolare, la Procura riconosceun ruolo di “ideatore e beneficiario dell’attività fraudolenta”.

Tutto è iniziato con una normale ispezione amministrativa antiriciclaggio sugli affari di Merlo. Dall’attività investigativa è emerso che l’uomo, fiduciario di Mannehimer, aveva ideato un giro di false fatturazioni, alcune che chiamavano in causa anche società estere inesistenti, con movimenti su conti correnti in banche di Lussemburgo, Svizzera e Antigua. Scopo delle false operazione e dei movimenti bancari all’estero – sempre secondo l’accusa – era quello di frodare il fisco, consentendo a Mannheimer di evadere le imposte dovute (Ires ed Iva) e di far poi rientrare i soldi dall’estero in Italia.

Interrogato dal pm a dicembre, Mannheimer, difeso dall’avvocato Mario Zanchetti, aveva manifestato “vivo dispiacere e sincero pentimento per essersi lasciato coinvolgere in atti di particolare gravità”.
E si era detto “intenzionato a fare in modo che sia restituito al fisco tutto quanto dovuto”. Mannheimer aveva rimarcato anche “come, già da alcuni anni” sia lui a titolo personale sia le sue società “siano totalmente rispettose della normativa fiscale”.