Governo Renzi ora in carica, Letta gelido passa la campanella al nuovo premier
Il governo guidato da Matteo Renzi è ufficialmente in carica. Il presidente del Consiglio e i ministri hanno giurato nelle mani del presidente della Repubblica, pronunciando la formula di rito. Tra il premier e Napolitano c’è stata una stretta di mano e un veloce augurio.
Come previsto, il ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, raggiunto dalla nomina in Australia dove era impegnato per il vertice del G20, era assente alla cerimonia del giuramento. Il titolare dell’Economia giurerà in un secondo momento.
Giuramento in dolce attesa per Marianna Madia, neo ministra della Pubblica amministrazione, all’ottavo mese di gravidanza.
Al termine del giuramento, i ministri si sono messi in posa come da tradizione con il presidente della Repubblica per la foto di gruppo: Napolitano è al centro dell’inquadratura, tra la responsabile degli Esteri Federica Mogherini e la ministra degli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, mentre Matteo Renzi e Angelino Alfano sorridono fianco a fianco.
Il neo premier è giunto al Colle accompagnato dalla moglie Agnese e dai figli. Su Twitter, poche ore prima del giuramento, il leader Pd ha scritto: “Grazie per i messaggi. Compito tosto e difficile. Ma siamo l’Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici”.
Dopo il giuramento, il premier è andato a palazzo Chigi per il primo Consiglio dei ministri. Un picchetto d’onore nel cortile ha accolto Renzi, per la prima volta a palazzo Chigi da presidente del Consiglio.
Prima della riunione si è svolta la tradizionale cerimonia della campanella che sancisce il formale passaggio di consegne a palazzo Chigi. Tra l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta e Renzi c’è stata una gelida stretta di mano.
Il neo premier ha quindi dato il via al primo consiglio dei Ministri del suo governo. “Primo adempimento”, come ha spiegato lo stesso premier, sarà la nomina del sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio.
Il ministro per la Cultura, Dario Franceschini, arrivando a piedi al Quirinale, accompagnato dalle figlie, ha detto: “E’ un grande onore e un grande orgoglio guidare il ministero della Cultura e del turismo nel Paese con il più grande patrimonio culturale del mondo”.
Mentre il nuovo ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha dichiarato: “C’è qualcosa di meraviglioso in tutto quello che inizia”.
Giuliano Poletti, nuovo ministro del Lavoro, ha sottolineato: “So cos’è il lavoro, ho iniziato a lavorare nei campi a 6 anni”. “Da cooperatore dico che bisogna favorire la partecipazione dei cittadini, non bisogna lasciare nessuno a casa”, ha aggiunto.
“Bisogna continuare con più forza e con più coraggio, ci giochiamo questa scommessa”, ha detto Maurizio Lupi, confermato alle Infrastrutture. “Un po’ di continuità ci voleva, dopo nove mesi non si può buttare tutto il lavoro fatto”, ha spiegato.
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