Commercio, crollano le vendite anche alimentari. Mai così male da 24 anni, si salvano i supermercati
E’ stato un 2013 ‘nero’ per le vendite al dettaglio che hanno segnato una diminuzione del 2,1% rispetto all’anno precedente. Lo comunica l’Istat sottolineando che si tratta del calo annuo più forte dall’inizio delle serie storiche comparabili, ovvero almeno dal 1990.
A soffrire questa volta sono anche gli alimentari, con una flessione dell’1,1% (che risulta essere la maggiore in 4 anni), mentre il resto dei prodotti perde il 2,7%.
Secondo l’istituto di statistica, anche a dicembre 2013, nonostante il periodo natalizio, l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio è sceso dello 0,3% su novembre, con una flessione nel trimestre ottobre-dicembre dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con novembre le vendite di prodotti alimentari sono scese dello 0,5%, quelle di prodotti non alimentari dello 0,3%.
Rispetto a dicembre 2012, poi, l’indice grezzo del totale delle vendite segna una flessione del 2,6%, sintesi – spiega l’Istat -di diminuzioni del 2,3% per le vendite di prodotti alimentari e del 2,7% per quelle di prodotti non alimentari.
Le vendite per forma distributiva evidenziano, nel confronto con il mese di dicembre 2012, una flessione sia per la grande distribuzione (-2,7%), sia per le imprese operanti su piccole superfici (-2,4%). Nel corso degli ultimi 12 mesi, l’unico settore a incrementare gli affari è quello dei discount, in crescita dell’1,6%. Crollo del 3,7% per i negozi con meno di cinque addetti.
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