Caso Marò, Renzi telefona a Ban ki Moon. E lui assicura: “Massimo impegno dell’Onu”
Nel corso di un “cordiale colloquio telefonico con il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon”, il premier Matteo Renzi, “nel ricordare l’impegno di militari italiani a sostegno delle Operazioni di mantenimento della pace, ha richiamato l’attenzione del segretario generale sull’arbitraria detenzione in India dei fucilieri di Marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che suscita forte emozione nell’opinione pubblica e viene seguita con la massima attenzione dal governo e dal Parlamento”. Lo spiega palazzo Chigi.
“Nel ribadire il carattere internazionale della vicenda, il presidente del Consiglio ha confermato l’aspettativa che le Nazioni unite possano contribuire a una soluzione della questione” prosegue palazzo Chigi, aggiungendo che Ban Ki-moon “ha assicurato massimo impegno delle Nazioni unite, dicendosi consapevole delle implicazioni di tale specifica vicenda sulle operazioni di contrasto alla pirateria condotte dalla comunità internazionale”.
Il segretario generale ha poi formulato “i migliori auguri di successo al nuovo governo”, soffermandosi in particolare “sul ruolo svolto dall’Italia in favore della stabilità internazionale e sottolineando il contributo essenziale del nostro Paese quale partner privilegiato delle Nazioni Unite e sede di Agenzie impegnate sulle tematiche della sicurezza alimentare”.
Intanto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nel suo intervento al Senato sul dl per la proroga delle missioni, ha sottolineato che “la via che seguiamo è la stessa del precedente governo ed è quella dell’internazionalizzazione della vicenda. Una via che richiede un profilo di responsabilità massima in questa fase che è delicata”.
Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha spiegato che la vicenda deve essere “considerata a tutti gli effetti come una questione di rilievo internazionale”. E per “la mia prima riunione ministeriale Nato ho voluto portare all’attenzione dei colleghi dell’Alleanza atlantica il caso dei nostri due fucilieri di Marina”. Il ministro ha spiegato che “durante i lavori ho raccolto la solidarietà dei Paesi partecipanti, ai quali ho voluto sottolineare come la vicenda non possa essere ridotta a un mero contenzioso bilaterale italo-indiano”.
Il caso dei marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani “può avere implicazioni negative nella lotta internazionale contro la pirateria, un lotta che è nell’interesse di tutti noi”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, augurandosi che “presto si trovi una soluzione adeguata” alla vicenda, di cui si è detto “personalmente molto preoccupato”.
“Nel ribadire il carattere internazionale della vicenda, il presidente del Consiglio ha confermato l’aspettativa che le Nazioni unite possano contribuire a una soluzione della questione” prosegue palazzo Chigi, aggiungendo che Ban Ki-moon “ha assicurato massimo impegno delle Nazioni unite, dicendosi consapevole delle implicazioni di tale specifica vicenda sulle operazioni di contrasto alla pirateria condotte dalla comunità internazionale”.
Il segretario generale ha poi formulato “i migliori auguri di successo al nuovo governo”, soffermandosi in particolare “sul ruolo svolto dall’Italia in favore della stabilità internazionale e sottolineando il contributo essenziale del nostro Paese quale partner privilegiato delle Nazioni Unite e sede di Agenzie impegnate sulle tematiche della sicurezza alimentare”.
Intanto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nel suo intervento al Senato sul dl per la proroga delle missioni, ha sottolineato che “la via che seguiamo è la stessa del precedente governo ed è quella dell’internazionalizzazione della vicenda. Una via che richiede un profilo di responsabilità massima in questa fase che è delicata”.
Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha spiegato che la vicenda deve essere “considerata a tutti gli effetti come una questione di rilievo internazionale”. E per “la mia prima riunione ministeriale Nato ho voluto portare all’attenzione dei colleghi dell’Alleanza atlantica il caso dei nostri due fucilieri di Marina”. Il ministro ha spiegato che “durante i lavori ho raccolto la solidarietà dei Paesi partecipanti, ai quali ho voluto sottolineare come la vicenda non possa essere ridotta a un mero contenzioso bilaterale italo-indiano”.
Il caso dei marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani “può avere implicazioni negative nella lotta internazionale contro la pirateria, un lotta che è nell’interesse di tutti noi”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, augurandosi che “presto si trovi una soluzione adeguata” alla vicenda, di cui si è detto “personalmente molto preoccupato”.
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