Diritti gay, John Kerry: “A rischio in 80 paesi”
“Dalla Nigeria alla Russia e all’Iran in circa 80 Paesi in tutto il mondo, le comunità Lgbt subiscono leggi discriminatorie e pratiche che attaccano la loro dignità umana e metteno a rischio la loro sicurezza”. E’ quanto ha detto John Kerry presentando il rapporto annuale del dipartimento di Stato sulla situazione dei diritti umani nel mondo in cui accanto alle voci tradizionali delle libertà di espressione, politiche e religiose, si pone una nuova enfasi sulla tutela dei diritti dei gay.
Il segretario di Stato, che nei giorni scorsi ha duramente attaccato la legge anti-gay varata in Uganda paragonandola alle discriminazioni contro gli ebrei della Germania nazista e contro i neri del Sudafrica dell’apartheid, ha detto che leggi di questo tipo sono “un’offesa per ogni coscienza ragionevole”. “Gli Stati Uniti – ha aggiunto – continueranno a stare al fianco dei nostri fratelli e sorelle della comunità Lgbt mentre lottando per la libertà, la giustizia e l’eguaglianza dei diritti per le popolazioni di tutto il mondo”.
Nel rapporto poi si riserva una grande attenzione al conflitto civile in Siria, che viene definito “una calamità per i diritti umani”, e non si manca di rivolgere critiche per discriminazioni, repressioni e maltrattamenti di prigioni a Paesi che Washington considera partner, come la Turchia, l’Arabia Saudita e l’Egitto.
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