Squinzi critico sulla Tasi: “Sembra un’altra botta” ma promuove Renzi sulla riforma Lavoro
La Tasi? “Sembra un’altra botta”. Lo dice il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ospite in mattinata al Micam di Milano. “Ancora una volta – aggiunge il leader degli industriali- si cerca di aumentare il carico fiscale per reperire risorse al posto di ridurre i costi per la gestione del Paese. Spero che la spending review e il lavoro che Cottarelli ha avviato siano portate avanti fino in fondo. Questa è una sfida per il Paese”.
Squinzi ribadisce di voler attendere per dare giudizi su Renzi ma, sottolinea, “mi sembra che di potenza nel motore ne abbia: auguriamoci che sappia scaricarla a terra”. Quanto alla squadra scelta dal premier, “molti dei ministri sono di ottimo livello – afferma il presidente di Confindustria -. Altri non hanno esperienza specifica di gestione politica-amministrativa”. Altri ancora “sono nomi che non conosco. Mi riservo un giudizio”.
Nomi a parte, ora è necessario passare ai fatti e affrontare con decisione la crisi economica. In particolare, dice Squinzi, “il governo si deve concentrare” sull’emergenza lavoro perchè “solo dal lavoro può venire l’occupazione, è possibile far ripartire i consumi interni e la competitività delle imprese. E’ necessaro – sottolinea- un intervento forte sul cuneo fiscale nel lavoro e sembra che Matteo Renzi condivida questa impostazione”. Squinzi ricorda di aver già incontrato il neo presidente del Consiglio al quale ha sottolineato le priorità per “il nostro Paese tra le quali, la principale, già individuata nel mio quadriennio, è la semplificazione normativa della burocrazia del Paese”.
Per Squinzi, il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione è “una priorità”, ma su questo tema “sembra che Matteo Renzi abbia centrato il problema”. Il leader degli industriali ricorda poi che “si parla di 71 miliardi, di cui 20 sono stati già pagati. Ne mancano altri ma sono fiducioso, Matteo Renzi nelle dichiarazioni programmatiche ha detto che 71 miliardi si possono pagare. Io credo che si devono pagare. Credo che il calo dei consumi interni derivino dalla crisi di liquidità delle imprese che si riversano sulle famiglie italiane”.
Non solo. Partire con un taglio dell’Irap ”darebbe un impatto più forte nell’immediato sulla competitività delle imprese e sul costo del lavoro” afferma Squinzi. Come imprenditore, prosegue Squinzi, “pago le tasse in 40 paesi del mondo, produco in 32. Il tasso medio dell’incidenza fiscale è del 34%. In Italia, da dieci anni, non scendiamo sotto il 50% essenzialmente per colpa dell’Irap. E’ una situazione anomala – sottolinea il presidente di Confindustria – e unica al mondo”.
Tra gli interventi urgenti che il Governo deve fare per rilanciare l’economia interna, secondo Squinzi c’è anche la riforma del titolo V della Costituzione. Al governo-Renzi, Squinzi indica come urgente “mettere mano alle riforme, istituzionali e amministrative” che permettano una ripresa della competitività delle imprese. Tra queste il presidente di Confindustria indica come necessaria “la riforma del titolo V della Costituzione” per “eliminare centri di spesa che si stanno mangiando risorse”.
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