Legge elettorale alla prova del nove: oggi si vota alla Camera. Renzi: “Ce la faremo sarà una rivoluzione”
La legge elettorale è «irreversibile. Ce la facciamo, la portiamo a casa. E sarà una vera rivoluzione». Così su Twitter, il premier Matteo Renzi risponde al direttore di Vanity Fair in merito alla frenata di FI sull’Italicum legato alla riforma del Senato.
Forza Italia frena sulla riforma del Senato vincolata alla legge elettorale: “Io ti salverò” o “Irreversible”?, chiede il direttore di Vanity Fair ponendo come opzioni di risposta i titoli delle due celebri pellicole. «Irreversible», risponde il premier sottolineando che quella delle riforme, «sarà una rivoluzione» per il Paese.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, risponde via Twitter alle domande “cinematografiche” del direttore di Vanity Fair: il rapporto tra Angelino Alfano e Silvio Berlusconi è Quasi amici o 12 anni schiavo? ’’Questa è cattiva, direttore. Diciamo quasi amici dai’’, ha risposto Renzi.
A poche ore dall’inizio delle votazioni in Aula alla Camera sull’Italicum, il premier cerca il punto di caduta che permetta di tenere in piedi l’intesa con Silvio Berlusconi, ma allo stesso tempo rispondere alle preoccupazioni del Nuovo centrodestra e della minoranza Pd. «Siamo alla stretta finale, possiamo davvero portare a casa la legge elettorale entro la settimana», dice in serata ai suoi. E conferma che l’accordo è «alla portata», ma aggiunge che si devono «superare ancora varie difficoltà».
Il nodo attorno a cui ruota l’intera trattativa è ancora quello dell’entrata in vigore della nuova legge elettorale. Alfaniani e il fronte composito della minoranza dem, ma anche gli altri piccoli partiti della maggioranza di governo, chiedono che si vincoli l’entrata in vigore dell’Italicum alla riforma del Senato. E mettono sul piatto diverse soluzioni: il “lodo” D’Attorre (cancellare dall’Italicum le norme sul Senato), il `lodo´ Lauricella (la legge è applicabile solo dopo la riforma del bicameralismo), il `lodo´ Pisicchio (entrata in vigore dopo un anno o 18 mesi), il “lodo” Balduzzi (gennaio 2016). Ma FI non vuole saperne e teme che Renzi «ceda alle pressioni».
I contatti sono intensi. Oggi pomeriggio è previsto in Aula alla Camera l’inizio delle circa 300 votazioni sugli emendamenti al testo dell’Italicum. I tempi sono contingentati, poco più di venti ore: si può chiudere in settimana. Ore cruciali dunque, per la riforma del voto, che sarebbe stata, secondo fonti parlamentari, anche tra i temi al centro del lungo colloquio avuto da Renzi con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine dell’inaugurazione dell’anno accademico alla scuola di formazione dei Servizi d’informazione.
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