Putin: “Niente invasione per ora della Crimea” e sconfessa Yanukovich “Un leader finito”
Putin ha definito la caduta dell’ormai ex presidente ucraino Viktor Yanukovich e la conseguente instaurazione di un nuovo governo a Kiev “un’azione incostituzionale” e “una presa del potere con le armi”. “L’unico presidente legittimo – ribadisce Putin - è Yanukovich”, anche se poi lo definisce “un leader finito, che non ha futuro politico. Lo abbiamo aiutato solo perché altrimenti lo avrebbero ucciso”. E conferma che, per il momento, “non è necessario inviare truppe russe”, benché la Russia “si riservi il diritto di usare ogni mezzo per proteggere il popolo”. Insomma quella militare resta “l’estrema risorsa” cui ricorrere. Ma una eventuale invasione dell’Ucraina, precisa Putin, potrebbe esserci solo “se ce lo chiede il presidente legittimo” Yanukovich. Secondo il presidente russo, in Ucraina non si può votare adesso, in questo clima di terrore. Bisogna applicare la volontà del popolo nei limiti della legge. L’Ucraina dovrebbe convocare un referendum sulla nuova costituzione così tutte le opinioni dei cittadini sarebbero rispettate”.
Le prime ritorsioni occidentali arrivano dagli Usa. “Mosca è dalla parte sbagliata della storia“, tuona Barack Obama di fronte all’occupazione pressoché totale della Crimea e all’estendersi della crisi alla regione orientale dell’Ucraina. Qualche ora dopo l’amministrazione di Washington annuncia le prime misure volte a “isolare” la Russia: blocco dei rapporti militari e delle trattative bilaterali su scambi commerciali e investimenti. E il segretario di Stato Usa John Kerry è partito per Kiev.La situazione a Mosca deve essere difficile, se alle minacce catastrofiste di ritorsioni sui rapporti economici internazionali del consigliere presidenziale per l’economia Sergei Glazyev il Cremlino fa eco con una secca smentita: “opinioni personali”. Glazyeva aveva preannunciato che la Russia si vedrà “costretta ad abbandonare il dollaro” e quindi a vendere le proprie miliardarie riserve in valuta estera, a “riconoscere l’impossibilità di rimborso dei prestiti bancari alle banche Usa” e “in caso di congelamento dei conti delle imprese e dei cittadini russi, “si raccomanderà a tutti di vendere i titoli del tesoro Usa”.
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