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Scandalo Mps, si allarga l’inchiesta. Nel mirino le relazioni tra funzionari e broker esterni

Scandalo Mps, si allarga l’inchiesta. Nel mirino le relazioni tra funzionari e broker esterni

Continua e si allarga l’inchiesta sull’area finanza di Mps – quella sulla cosiddetta “banda del 5%” – che ha già portato alla luce una presunta truffa da 90 milioni ai danni della banca senese, 47 dei quali già posti sotto sequestro, e a 11 persone iscritte nel registro degli indagati.
Da questa mattina sono in corso perquisizioni, una decina in totale, anche presso le sedi di Milano e di Siena del Montepaschi e presso Centrosim, la società di intermediazione del gruppo Icbpi, con sede a Milano. Nessun dirigente né dipendente di Centrosim risulta al momento indagato. I pm di Siena Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, che indagano sull’istituto senese sotto l’era Mussari, e il nucleo di polizia valutaria delle Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo hanno individuato altre 7 persone, sempre dipendenti dell’area finanza di Mps guidata allora da Gianluca Baldassarri – nessuna delle quali al momento indagata – che avrebbero posto in essere altre operazioni sospette con il broker Enigma, la società al centro delle indagini sulla “banda del 5%”. Centrosim sarebbe stato la società che liquidava le operazioni. Ma a quanto sembra potrebbero esserci anche altri broker nel mirino, oltre a Enigma.